Nel confronto internazionale, non c'è pandemia che tenga: la ricchezza netta delle famiglie italiane continua ad essere la più elevata, confermando il primato di migliori risparmiatori seppur con qualche peculiarità rispetto agli altri.
A fine 2020, il portafoglio di ricchezza italiano è pari a 8,7 volte il reddito disponibile, con un divario di più di due punti rispetto al dato della Germania e maggiore anche rispetto a quello inglese. Solo la ricchezza delle famiglie francesi si avvicina a quella dei nostri cittadini ma il graduale aumento dei valori di tutte le altre realtà (Francia +1,50%; Germania + 1,80%; Gran Bretagna 0,70%) mostra un rallentamento tutto italiano nel corso degli ultimi decenni.
E' quanto emerge dall'analisi della Fabi 'L'Italia del risparmio'. Tra il 2005 e il 2020 l'indicatore relativo all'Italia è nettamente stabile e, nel confronto europeo, l'Italia non riesce ad aggiudicarsi il primato della ricchezza pro-capite. Dunque, spiega il sindacato bancario, se l'Italia ha un elevato stock di patrimonio delle famiglie, negativi sono invece i segnali di diffusione di tale ricchezza tra la popolazione, che non cresce, sulla scia di un Pil e di un'economia reale che stentano ad accelerare.
Nel 2020, prima in valore assoluto è la ricchezza pro capite della Francia che ha guadagnato un buon 70%, seconda sola a quella della Germania in termini di crescita (+81,9%). L'Italia si attesta a un livello di ricchezza in rapporto alla popolazione che è la più bassa nel contesto europeo. Volando fuori dall'eurozona, il dato della Gran Bretagna riesce quasi a eguagliare quello francese ma si caratterizza per una crescita molto più contenuta.
Francesco Agresti