“La radicale passione sociale e umana di un maestro del giornalismo”. Non c’è modo migliore per ricordare Riccardo Bonacina di quello utilizzato da chi con lui ha condiviso fino agli ultimi istanti.
Di Vita è stato il fondatore e l’anima creando negli anni un ecosistema informativo che ha fatto conoscere, e contributo a dare dignità, il Terzo settore all’Italia. Una scommessa vinta, lanciata senza rete di protezione, visionaria e come tale con una buona dose di follia.
In chi lo ha conosciuto da vicino resta l’immagine di una scrivania colma all’inverosimile in cui riusciva a ritagliarsi qualche centimetro su cui poggiare la tastiera. L’andirivieni su e giù per l’Italia per testimoniare e raccogliere spunti per raccontare le storie di persone e luoghi che senza la sua voce sarebbero rimasti nell’anonimato. E le battaglie, tante, in gran parte vinte, non solo perché giuste ma anche per la straordinaria forza aggregante che Riccardo era in grado di generare.
E’ con questo ricordo che Confcooperative si unisce ai tanti messaggi di cordoglio e di affetto che in queste ore stanno giungendo ai suoi cari.
Francesco Agresti