Il fermo pesca obbligatorio verrà regolarmente indennizzato alle imprese con risorse europee, scongiurato il rischio di veder tagliati i fondi per questa misura. E questo grazie all’accordo finale sul fondo europeo per il settore (FEAMPA) in vigore per il periodo 2021-2027, che vede recuperare alcuni interventi, esclusi nella proposta preliminare. Lo rende noto l’Alleanza delle Cooperative pesca nel sottolineare che dopo venti mesi di confronto fra Commissione, Parlamento e Consiglio Ue si è formalmente raggiunto un accordo sul nuovo strumento finanziario di sostegno per il settore della pesca e dell’acquacoltura. “Un accordo, frutto di un confronto serrato con la Commissione, che ha prodotto un testo ampiamente migliorato rispetto a quello che venne offerto ai co-legislatori nel giugno del 2018. Evitato così un duro colpo per le imprese di pesca proprio nel periodo più difficile per il settore”, afferma l’Alleanza. Tra le novità, appunto, il ripristino del fermo temporaneo tradizionalmente inteso che potrà essere riconosciuto e indennizzato già da quest'anno per periodi di almeno trenta giorni. “Il regolamento presenta una differente impostazione rispetto al passato in quanto indica le operazioni o le spese non ammissibili nell'ambito del FEAMPA, lasciando maggiore margine di discrezionalità agli Stati. Per questo auspichiamo che la copertura finanziaria possa riguardare non solo i periodi di fermo continuativo ma anche quelli di fermo aggiuntivo che tante polemiche hanno suscitato in queste settimane presso le marinerie del nostro paese, alla luce dell’aumento delle giornate di inattività”, conclude l’Alleanza. E proprio nei prossimi giorni è previsto un tavolo presso il Mipaaf per discutere del fermo pesca.
Alessandra Fabri