Le parti sociali hanno chiesto un intervento del Presidente del Consiglio dopo l’incontro avuto con i dirigenti del ministero dell’Istruzione e del ministero della Salute, per avere un chiarimento rispetto alla situazione di incertezza e confusione che si è venuta a realizzare, in questi giorni, per le imprese e le lavoratrici e lavoratori delle mense scolastiche.
«A fronte di questa incertezza – dichiarano congiuntamente le associazioni datoriali e le OO.SS. - chiediamo che il Governo operi un chiarimento attraverso un intervento normativo che, per quanto ci riguarda, deve essere l’introduzione dell’obbligo vaccinale. Se invece, come emerge dalle indiscrezioni di stampa, il Consiglio dei Ministri di oggi fosse orientato a prevedere un’estensione del Green Pass, riteniamo necessario che si realizzi una uniformità di trattamento, prerogative, tutele e condizioni per tutto il personale che opera nella scuola».
È la richiesta congiunta contenuta in una missiva che le Parti Sociali firmatarie della contrattazione nazionale di settore, le Organizzazioni Sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs e le Associazioni datoriali Angem e Alleanza delle Cooperative Italiane (Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi, AGCI-Servizi), hanno inviato al presidente Draghi.
Come confermato dai dirigenti ministeriali nell’incontro dei giorni scorsi infatti, il Decreto-legge 6 agosto 2021, n. 111 prevede che tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, nonché gli studenti universitari, devono possedere e sono tenuti a esibire la certificazione verde COVID-19. La norma non ha incluso nella platea di riferimento il personale dipendente delle imprese in appalto, a partire da quelle che gestiscono il servizio di ristorazione/mensa all’interno delle scuole di ogni ordine e grado. Tuttavia alcune Amministrazioni locali hanno inteso estendere anche a loro tale indicazione.
I ministeri interpellati hanno confermato la necessità di una norma di legge dedicata che solo il Governo può emanare.
«Come già dichiarato e visti i tempi ristretti rispetto all’avvio dell’anno scolastico, è necessario che imprese, lavoratori e lavoratrici siano posti in condizione di poter attuare questo processo, con norme dedicate, adeguate e chiare, valevoli per l’intero territorio nazionale, nonché modalità operative precise nelle responsabilità, compiti e strumenti» concludono le parti sociali.
Laura Viviani