“Accogliamo positivamente la notizia della creazione di un nuovo Inventario Forestale Nazionale che andrà a mappare il nostro patrimonio forestale: si tratta di un’indagine di fondamentale importanza per poter disporre di dati per la definizione delle politiche di settore da portare avanti anche in termini di gestione sostenibile delle foreste italiane”. Lo ha detto il Coordinatore del settore forestale di Alleanza Cooperative Agroalimentari Mario De Angelis commentando l’annuncio di una nuova indagine realizzata dall’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con il CREA che sarà presentata domani, in occasione della Giornata internazionale delle Foreste.
“Il nuovo inventario – prosegue de Angelis – va nella direzione di una maggiore conoscenza e valorizzazione del nostro patrimonio forestale che conta 10,9 milioni di ettari tra boschi e altre terre boscate e copre il 36,4 % della superficie nazionale”. Un territorio che la cooperazione forestale si candida da tempo a gestire e valorizzare, con l’obiettivo primario di far sì che le superfici interessate a foreste nel territorio nazionale possano svolgere una funzione ecologica, economica e sociale a tutti i livelli. “La cooperazione, infatti, ha attivato in diverse regioni progettualità ed esperienze nell’ambito della gestione forestale, della difesa del suolo e della bonifica del territorio perseguendo in particolar modo l’obiettivo di incrementare e finanziare la pianificazione forestale, attualmente limitata solo al 18 % delle foreste italiane e la certificazione forestale, che attualmente si accredita solo al 9% del patrimonio forestale italiano”.
All’Alleanza cooperative agroalimentari aderiscono oltre 263 cooperative forestali, che contano circa 3.785 soci e 3.444 addetti per un giro di affari superiore ai 200 milioni di euro, che operano principalmente nelle aree montane e nelle aree parco e si occupano di attività collegate alla forestazione e alla gestione delle risorse bosco, alla difesa del suolo, alla prevenzione e cura del territorio attraverso moderni metodi di ingegneria, alla protezione ambientale, fino ad arrivare al turismo rurale e ambientale, operando attraverso una proficua azione di collaborazione ed interlocuzione con i soggetti pubblici e privati.
“Dal momento che sviluppiamo una serie di attività che costituiscono anche momenti e occasioni di crescita occupazionale nelle aree interne – conclude il coordinatore De Angelis – intendiamo promuovere il ruolo della cooperazione forestale e multifunzionale, che possiede l’esperienza, le risorse umane, le capacità tecniche, organizzative e progettuali per concorrere a dare risposte efficaci alle esigenze economiche locali, oltre che di tutela ambientale, soprattutto in aree marginali dove altrimenti il territorio risulterebbe abbandonato”.
Alessandra Fabri