Bce, ripresa economia mondiale più rapida delle attese

Bce, ripresa economia mondiale più rapida delle attese

giovedì 25 marzo 2021

Bce, ripresa economia mondiale più rapida delle attese
"La ripresa dell'economia mondiale dalla recessione indotta dalla pandemia è stata più rapida rispetto alle attese. Gli investimenti mondiali, che beneficiano di condizioni di finanziamento favorevoli nel contesto del forte sostegno offerto dalla politica monetaria, sono già prossimi ai livelli precedenti la pandemia". 

Lo sottolinea la Bce nel Bollettino Economico appena diffuso, aggiungendo però che la ripresa dei consumi "sorretta da provvedimenti di bilancio volti a rafforzare il reddito e a preservare l'occupazione, continua a evidenziare ritardi, poiché le misure di contenimento in vigore gravano sui servizi ad alta intensità di contatti". 

Le nuove stime Bce parlano di una crescita del PIL in termini reali a livello mondiale (esclusa l'area dell'euro) che nel terzo trimestre del 2020 la crescita "ha subito un forte rialzo, aumentando del 7,4 per cento, ovvero 0,7 punti percentuali in più" rispetto alle previsioni macroeconomiche di dicembre 2020 con "un ritmo di ripresa più dinamico osservato sia nelle economie avanzate sia in quelle emergenti". 

"Dopo tale netto rialzo, si prevede che nel quarto trimestre del 2020 la ripresa dell'attività economica mondiale sia proseguita al ritmo vigoroso, ma più moderato, del 2,1 per cento, segnando una crescita pur sempre superiore a quella prevista dalle precedenti proiezioni". 

Per l'Eurotower "il pacchetto di stimolo fiscale approvato negli Stati Uniti lo scorso dicembre e l'accordo commerciale tra Unione europea e Regno Unito determinano migliori prospettive per il 2021" mentre "l'ampio stimolo fiscale aggiuntivo previsto dalla nuova amministrazione rappresenta un importante rischio al rialzo per le attuali proiezioni". Il PIL mondiale (esclusa l'area dell'euro) dovrebbe complessivamente aumentare del 6,5 per cento nel 2021 (dato rivisto al rialzo di 0,7 punti), per poi rallentare e raggiungere il 3,9 e il 3,7 per cento, rispettivamente, nel 2022 e nel 2023. Ciò fa seguito alla contrazione segnata nel 2020, pari, secondo le stime, al 2,4 per cento.

  Francesco Agresti

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