Riconoscimento internazionale per La Delizia Viticoltori Friulani, tra le prime 10 realtà nazionali nella produzione di spumanti: al Vinitaly, la grande manifestazione enologica di Verona, la cantina di Casarsa della Delizia ottiene il premio speciale “Ambiente & Sostenibilità” nell’ambito del 26° Vinitaly Design International Packaging Competition, importante competizione che ogni anno premia il miglior packaging delle aziende distintesi per creatività e immagine dei loro prodotti.
A vincere il premio è “UVA” il Prosecco Doc sostenibile de La Delizia. Un Prosecco Doc Extra Dry spumantizzato con metodo Charmat ottenuto da uve certificate SQNPI, forte di un concept di packaging anch'esso concretamente sostenibile, dalla bottiglia in vetro riciclato passando per il tappo di sughero certificato FSC, fino all'etichetta stampata su carta FSC ottenuta dalla lavorazione di residui d’uva, che sostituiscono fino all’15% della cellulosa proveniente dall’albero. Sono queste alcune delle scelte etiche compiute in fase creativa da La Delizia, coerentemente con le linee guida aziendali riassunte nel progetto valoriale "Visionari. Sostenibili. Responsabili", avviato nel 2021 anno del 90mo dalla fondazione della cantina friulana e con l’inserimento di una farfalla nel proprio logo, emblema di salubrità, che simbolicamente denota la sostenibilità dell’intera filiera di produzione e garantisce al consumatore la qualità dei prodotti aziendali.
In gara, 287 confezioni, valutate da una giuria internazionale di designer, art-director e giornalisti, presieduta da Leonardo Sonnoli e composta dalla Chief Category Officer di Conad Alessandra Corsi e dai designer Papi Frigerio, Giuseppe Mascia e Chiara Tomasi.
"Un riconoscimento - ha dichiarato il presidente de La Delizia Flavio Bellomo (primo da sx) - che conferma l'importanza del progetto aziendale intrapreso nell'ottica della sostenibilità. Da una fiera come Vinitaly, strategica per il comparto vinicolo, arriva questa valorizzazione del nostro percorso, il quale vede impegnati tutti, dai soci ai dipendenti, dai fornitori alla forza vendita. Un premio che ci permette di guardare al futuro con ancora più voglia di fare, nonostante le sfide poste dalla pandemia prima e dalla situazione internazionale e di aumento dei prezzi delle materie prime ora. Abbiamo scelto di essere visionari, sostenibili e responsabili nei nostri metodi produttivi e di approccio al mercato, rispettando il nostro territorio e i nostri consumatori: una scelta compiuta mesi fa e che ora raccoglie i primi positivi frutti".
"Questo premio - ha aggiunto il direttore generale de La Delizia Mirko Bellini (nella foto a dx) - testimonia come il valore della sostenibilità sia ormai parte del Dna della nostra cantina. Un valore fatto proprio da tutta la filiera, dalla terra fino al consumatore finale e che può ora essere riconosciuto a livello internazionale dal momento che nella sostenibilità noi ci abbiamo creduto già da tempo, rendendola concreta con grande impegno. Il nostro progetto guarda al futuro e soprattutto definisce una nuova prospettiva dove l’agricoltura, oltre a produrre beni alimentari, diventa elemento primario nella gestione dell’ambiente. Quindi il prestigioso riconoscimento del Vinitaly non va solo all'etichetta ma a tutto l'impegno de La Delizia che c'è dietro a essa, anche a livello comunicativo".
“Con il progetto UVA - ha sottolineato Laura Viola direttore creativo di Wea Group, l’agenzia di comunicazione che ha curato la direzione creativa del progetto de La Delizia - abbiamo voluto dare forma alla sostanza della scelta di La Delizia che ha messo al centro della sua strategia aziendale la sostenibilità a 360°. Siamo davvero soddisfatti per un premio che riconosce un lavoro di team tra l’agenzia e l’azienda ad alto valore aggiunto”.
IL PROGETTO
Il progetto del Prosecco DOC sostenibile ha visto La Delizia partire dallo studio di tutti gli elementi che compongono la bottiglia di uno spumante, ricercando accuratamente, assieme ai fornitori, materiali che rispettino il più possibile l’ambiente.
“UVA” è un Prosecco Doc Extra Dry spumantizzato con metodo Charmat e ottenuto da uve certificate SQNPI, la certificazione di qualità volta ad armonizzare le norme agronomiche rispettando le peculiarità ambientali, culturali e fitosanitarie con precise strategie di intervento e minor impatto possibile sull’uomo e sull’ambiente.
La bottiglia in vetro riciclato Extral di Verallia, ha visto la scelta di un modello leggero da 550 grammi di peso, ispirandosi a una forma semplice e minimalista che anni fa vide l'inizio del cammino degli spumanti friulani de La Delizia. Aver scelto una bottiglia così leggera, composta di materiale riciclato per l'86%, permette un risparmio di consumo energetico e una minor emissione di C02 sia per la produzione che per il trasporto.
Il tappo utilizzato è lo Spark 02 classe A-Brand di Amorim Cork, interamente in sughero, materiale totalmente naturale, riutilizzabile, altamente riciclabile, proveniente da foreste certificate FSC (Forest Stewardship Council, che garantisce la silvicoltura sostenibile e la tracciabilità dei prodotti), ecologico e sostenibile al 100%. Inoltre il sughero è un naturale immagazzinatore di C02, in quanto ogni tappo permette di togliere dal ciclo produttivo 562 grammi di anidride carbonica, contribuendo così alla riduzione di carbon footprint dall’ambiente.
La gabbietta di ICAS è prodotta in acciaio, materiale al 100% riciclabile, mentre proprio per rendere il prodotto il più sostenibile possibile non è stata realizzata la capsula, alleggerendo così anche la bottiglia e mantenendo pulite le linee del packaging scelto.
Al posto della capsula c'è un copri-gabbietta realizzato nella stessa carta scelta per l'etichetta: una carta Favini Crush Grape, prodotta con il 15% di residui d’uva ottenuti dallo scarto della lavorazione dell’uva, senza OGM, contenente il 30% di carta riciclata post consumo. Certificata anch’essa FSC, dove il legno da cui si produce proviene da foreste nelle quali sono rispettati dei rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Inoltre è realizzata al 100% con energia verde e con una carbon footprint ridotta del 20%.
Francesco Agresti