“Di fronte all'emergenza profughi la Regione Toscana deve decidere cosa vuole fare: accoglienza e integrazione o semplice ospitalità di tipo alberghiero? Non è una provocazione ma la domanda sincera che ci poniamo dopo aver appreso dell'ordinanza-convenzione tra le istituzioni toscane e gli albergatori che prevede la sistemazione delle persone in fuga dall'Ucraina”.
La presidente di Confcooperative Toscana Claudia Fiaschi commenta così l'accordo firmato ieri da Regione, Anci, Upi e le associazioni degli albergatori.
“Secondo questa ordinanza – spiega Fiaschi – i rifugiati saranno ospitati negli alberghi al prezzo di 70 euro per la mezza pensione, senza alcun supporto sociale. Caro Presidente Giani, lo diciamo con franchezza: l'accoglienza è un'altra cosa”.
“Il sistema di accoglienza progettato in collaborazione con le Prefetture – dice Alberto Grilli, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Toscana – prevede servizi come l'assistenza sanitaria, la mediazione linguistica e culturale, l'accompagnamento a scuola dei bambini, tutti gestiti da operatori sociali. Il costo per la collettività è di 30 euro a persona. Questa differenza di fondi tra ospitalità alberghiera e accoglienza istituzionale ci lascia sinceramente sconcertati”.
“Vogliamo che sia chiaro – conclude Grilli – che non è in discussione l'impegno delle cooperative per far fronte al dramma dei profughi ucraini. Anche ieri la Regione Toscana ci ha chiesto la disponibilità per poterli accogliere e noi ci siamo subito attivati. Queste persone scappano da una guerra, non sono turisti: hanno e avranno bisogno di un supporto vero”.
Francesco Agresti