«Come cooperazione siamo pronti a facilitare reti di impresa sul territorio mettendo a disposizione il know how e le competenze provenienti dalle esperienze imprenditoriali del paese. Per la ricostruzione crediamo in una formula di collaborazione integrata e completa che passi attraverso il coinvolgimento dei territori, delle comunità per fare bene e creare lavoro buono». È questo il messaggio che il presidente Confcooperative Lavoro e Servizi Massimo Stronati ha lanciato nel corso dei lavori ‘Dalle norme all’attuazione: progetti per la ricostruzione e la crescita sociale’, un momento di confronto tra cooperative aderenti, consorzi e soci con il mondo istituzionale, ecclesiastico, accademico e imprenditoriale, organizzato da Confcooperative Lavoro e Servizi, Confcooperative Marche con il patrocinio del comune di Ascoli Piceno. L’incontro è l’occasione per fare il punto su quanto è stato fatto e quanto resta ancora da fare dai tragici eventi del 2016.
«Oggi il tema del salario minimo e del lavoro sono al centro del dibattito politico - ha proseguito il presidente Stronati – e la prima risposta può essere rappresentata dal nuovo codice dei contratti pubblici che con l'articolo 11 lega il CCNL all'oggetto dell'appalto. Si crea così lavoro qualificato, salari adeguati e acquisti/servizi efficienti».
Il Commissario alla Ricostruzione del Cratere, Guido Castelli ha ricordato come «la fase iniziale del commissariamento sia partita in modo lento ma che molto si è lavorato per sburocratizzare le procedure per far partire i lavori – e ha sottolineato – come in questo momento sia necessario mettere in campo imprese qualificate e che rispondano ai bandi di gara che purtroppo stanno andando deserte. Contesto, quello della ricostruzione, in cui – ha detto Castelli – occorre puntare sulla transizione ambientale e tenere conto della crisi climatica».
Molto interessante la proposta del presidente della Camera di Commercio delle Marche e vice presidente Unioncamere nazionale Gino Sabatini «di far interagire nel caso della ricostruzione imprese e committenza in una piattaforma digitale». Emozionante il contributo del Monsignor Palmieri, Arcivescovo di Ascoli che, parlando della cooperazione, ha citato l'episodio degli amici che aiutano il paralitico di Cafarnao, dal Vangelo.
Francesco Agresti