C’è una modalità che, più di altre, pare essere adatta per contrapporsi alla ‘ndrangheta: l’etica efficace. Se ne è parlato venerdì sera alla Sala Luigi Canal della sede di Tesero di Val di Fiemme Cassa Rurale.
Organizzato da Rotary Club Fiemme e Fassa – Distretto 2060, l’appuntamento ha registrato la presenza di Vincenzo Linarello, giornalista, scrittore, fondatore vent’anni fa di Goel - Gruppo Cooperativo, e autore del libro “Manuale dell’Etica Efficace” (prefazione del magistrato Nicola Gratteri e del saggista Antonio Nicaso).
«L’etica efficace – ha spiegato Linarello – è un nuovo paradigma che abbiamo scoperto e che ha caratterizzato vent’anni di impegno per il cambiamento in Calabria, nella lotta alla ‘ndrangheta nel tentativo di costruire una alternativa economica e democratica all’interno del territorio».
L’etica efficace si applica «innanzitutto cambiando il punto di vista con cui si affrontano i problemi – ha aggiunto Linarello. Spesso l’etica, come la conosciamo e come di solito viene considerata. è più la preoccupazione di comportarsi bene. Se, invece, consideriamo l’etica dal punto di vista di chi soffre, di chi sta male, di chi subisce angherie e oppressioni, essa non può che tentare di risolvere i problemi. Un’etica che si accontenta di essere giusta senza risolvere i problemi non è etica efficace».
Il libro si rivolge agli imprenditori, ai politici, agli insegnanti, ai giornalisti, agli amministratori e ai funzionari pubblici, a chi è impegnato in cause sociali o ambientali e, in generale, a tutti coloro che non vogliono stare a guardare e intendono contribuire ai cambiamenti in atto.
«Nella politica – viene precisato – l’etica efficace utilizza la speranza come potente motore di evoluzione storica e si oppone alla forma più subdola di controllo anti-democratico: la depressione sociale. Per il futuro dell’economia, invece, propone il capitalismo sociale e per le imprese l’utilizzo del capitale fiduciario, da impiegare in un nuovo paradigma di mercato».
La serata è servita, inoltre, per ricordare l’avvio dell’esperienza cooperativa in Calabria possibile grazie a monsignor Giancarlo Bregantini, originario di Denno (Val di Non) e vescovo di Locri-Gerace e alla collaborazione del movimento cooperativo trentino. «Oggi Goel Gruppo Cooperativo – ha concluso Linarello – è una realtà che aggrega cinquanta realtà tra cooperative, aziende agricole, associazioni e garantisce lavoro dipendente e stabile a circa 350 persone oltre a professionisti e collaboratori esterni. Goel Gruppo Cooperativo nel confronto con la ‘ndrangheta è riuscita a uscirne libera e illesa. E’ infatti da sei anni che – ha aggiunto – non riceviamo danneggiamenti seri. Questo perché la ‘ndrangheta ha capito che più ci colpiva più ci rafforzava».
Laura Viviani