Nella sede di Spilimbergo, in zona industriale, si è tenuta una riunione con i soci per illustrare la situazione di questa stagione agricola in vista dell’avvio della raccolta delle mele lunedì 12 agosto con la varietà Gala. A seguire, fino a inizio novembre, le altre varietà, mentre per il kiwi si partirà a ottobre con la varietà gialla e proseguendo con quelle verde e rossa. Si prevede una raccolta in aumento rispetto allo scorso anno. In più sono stati completati i lavori di ammodernamento dell’area selezione, stoccaccio e conservazione della sede centrale, per una filiera di gestione della frutta moderna e funzionale.
“Fino a qui - commenta il direttore Armando Paoli - abbiamo potuto contare su una stagione non particolarmente problematica a livello meteorologico. Forse un po’ troppa acqua in primavera, ma questo permette ora di avere riserve idriche a sufficienza per il proseguimento dell’estate. Avendo i nostri soci investito nelle reti di protezione, che hanno colore scuro, sia il troppo sole che le grandinate non hanno destato particolari problemi. Per quanto riguarda le mele, ci attendiamo quindi di superare i 200 mila quintali di raccolta, come da noi preventivato nel piano di sviluppo pluriennale. Per i kiwi sarà da attendere settembre per avere delle previsioni più certe, ma siamo fiduciosi per una buona raccolta. Nell’attesa del prodotto nuovo, abbiamo dei soddisfacenti livelli di magazzino per far fronte alle domande della clientela”.
La cooperativa è nata nel 2022 dopo la fusione tra le cooperative Friulfruct di Spilimbergo e Friulkiwi di Rauscedo, diventando il maggiore player regionale della frutticoltura in ambito cooperativistico e non solo.
Dopo i lavori - con anche finanziamenti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - di ampliamento ed efficientamento energetico (fondamentali in questi periodi di rincaro dei costi e inflazione dovuta anche alle tensioni internazionali) la cooperativa ha ora una capacità di conservazione di 260 mila quintali tra le due sedi, quella spilimberghese e quella rauscedana. Non è l’unica novità.
“In questa raccolta 2024 - aggiunge il direttore Paoli - potremo contare sulla nuova calibratrice e sull’ammodernamento dell’intera catena del freddo all’interno del nostro ciclo di selezione e stoccaggio della frutta. Prossimo passaggio sarà la riqualificazione degli uffici ma già adesso la parte produttiva è tutta ampliata, ammodernata ed energeticamente sostenibile: un grande traguardo dopo intensi lavori in questi ultimi anni, anche durante l’emergenza Covid-19, visto che non ci siamo mai fermati”.
FruttaFriuli lavora con la grande distribuzione nazionale per il 30% della sua produzione e per il 70% è vocata all’export, con la frutta friulana che è apprezzata e richiesta non solo in Europa e nell'area mediterranea e del Golfo Persico ma anche in India, Brasile e Canada. “A livello commerciale - conclude Paoli - siamo reduci da un’annata positiva e se ne sta aprendo un’altra con premesse altrettanto incoraggianti. La domanda è buona nonché le quotazioni sui mercati sono interessanti. Di fatto mele e kiwi friulani si stanno facendo apprezzare a livello internazionale e questa è una delle condizioni per un proseguimento dello sviluppo e della sostenibilità economica del comparto”.
Francesco Agresti