“Il settore italiano ed europeo della pesca, impegnato da anni a progredire verso la sostenibilità attraverso l’adeguamento ai Regolamenti comunitari ed alle raccomandazioni delle organizzazioni regionali della pesca quali CGPM e ICCAT, rigetta l’approccio della Commissione europea recentemente ribadito ed amplificato con l’adozione del Piano d’Azione tramite il quale Bruxelles vuole ridurre ai minimi termini la pesca europea”.
Questa la linea ribadita oggi dall’Alleanza Cooperative italiane pesca e acquacoltura nel corso di un’audizione presso la commissione di merito di Montecitorio.
“L’azione della Politica Comune della Pesca sulle attività a strascico, attraverso misure tecniche e di gestione, ha ormai decenni di storia ed ha raggiunto risultati significativi. Questo lungo e faticoso percorso non può essere bruscamente interrotto con un bando che provocherebbe un disastro produttivo, economico e sociale, e che darebbe solo maggiori spazi alle flotte extra UE per soddisfare la domanda europea”, sottolinea l’Alleanza.
Il Piano di Azione del Commissario europeo Sinkevicius ha già provocato, evidenzia la cooperazione, manifestazioni di protesta nelle marinerie di tutta Europa ed incassato la reazione negativa della Commissione Pesca del Parlamento europeo e del Consiglio del Ministri.
Di tutto ciò l’Alleanza parlerà anche martedì prossimo a Bruxelles in occasione di un confronto chiesto con i vertici della commissione europea.
Alessandra Fabri