Biologico: Alleanza, bene Ue su filiere ma occorre investire su promozione

Biologico: Alleanza, bene Ue su filiere ma occorre investire su promozione

venerdì 10 settembre 2021

Torriani:  necessario sostenere progetti in grado di stimolare e accrescere la domanda da parte dei consumatori europei

Biologico: Alleanza, bene Ue su filiere ma occorre investire su promozione

– “Alcune recenti scelte della Commissione Europea in materia di agricoltora biologica stanno rafforzando la logica di rete, con politiche pensate a favore della filiere, che integrano al proprio interno tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione in campo, alla trasformazione, fino alla commercializzazione. Un approccio, sottolineato nelle Raccomandazione della Commissione all’UE all’Italia nell’ambito del processo di definizione della nuova PAC, che potrà risultare vincente facendo procedere la sostenibilità ambientale di pari passo con quella economica. Se tuttavia non si sostiene la domanda di prodotti biologici con azioni promozionali incisive, ogni strategia politica comunitaria a favore delle filiere potrebbe non avere risultati auspicati”. 

Lo ha detto Francesco Torriani, coordinatore del settore biologico dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, a margine dell’inaugurazione del 33° Sana, Salone internazionale del biologico e del naturale, in programma fino al 12 settembre a Bolognafiere. 

“L’approccio di filiera – ha ricordato Torriani – è proprio del mondo cooperativo, che è in grado di arrivare sul mercato con il prodotto finito. Grazie a questa integrazione, si danno certezze ai consumatori, garantendo prodotti biologici certificati, che rispettano standard qualitativi elevati. Il produttore agricolo che opera in filiera non si limita solo alla produzione in campo, ma investe nella trasformazione e nella commercializzazione per raggiungere determinate quantità che gli consentono di fare investimenti e di renderli sostenibili dal punto di vista economico. È il mercato però ciò che in ultima analisi deve premiare tali investimenti e dare un ritorno economico ai produttori e alle filiere cooperative. Ecco perché per noi assume un’importanza rilevante la leva della promozione, chiamata a stimolare e accrescere la domanda da parte dei consumatori europei”.

  Francesco Agresti

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