Complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati fino a luglio di quest'anno sono state 5.063.000, in leggerissima flessione rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,6%). Le cessazioni, secondo i dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps, fino a luglio del 2023 sono state 3.909.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-2%). Il saldo positivo è quindi di 1,154 milioni di contratti.
La flessione delle assunzioni attivate dai datori di lavoro privati fino a luglio di quest'anno è dovuta agli andamenti delle assunzioni di contratti in somministrazione (-7%), a tempo indeterminato (-6%) e in apprendistato (-3%). Per le altre tipologie contrattuali si registra una leggera crescita: lavoro intermittente +3%, stagionali +2% e tempo determinato +2%. E' quanto si legge nell'Osservatorio sul precariato dell'Inps. Le trasformazioni da tempo determinato nel corso nei primi sette mesi del 2023 sono risultate 471.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+5%). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono risultate in flessione (-18%). Sul fronte del calo delle cessazioni fino a luglio del 2023 in diminuzione del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Concorrono a questo risultato i contratti a tempo indeterminato (-7%), i contratti in somministrazione (-7%) e i contratti in apprendistato (-5%). In controtendenza risultano i contratti a tempo determinato (+1%), i contratti stagionali (+3%) e quelli di lavoro intermittente (+3%).
Alessandra Fabri