A gennaio, secondo le stime preliminari dell'Istat, l’inflazione evidenzia un lieve rimbalzo, salendo allo 0,8% dallo 0,6% di dicembre 2023. La moderata accelerazione del ritmo di crescita dei prezzi riflette l’andamento dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, la cui flessione su base tendenziale risulta, a gennaio, attenuata a causa dell’effetto statistico dovuto allo sfavorevole confronto con gennaio 2023. Un contributo alla risalita dell’inflazione si deve inoltre al permanere di tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati, i cui effetti si manifestano anche sulla accelerazione del cosiddetto “carrello della spesa” (+5,4%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a gennaio al +2,8% (da +3,1% del mese precedente). Nell’area Euro, secondo la stima flash di eurostat, l'inflazione dovrebbe attestarsi al 2,8% a gennaio, in calo rispetto al 2,9% di dicembre. Le principali componenti restano alimentari, alcol e tabacco (con un tasso in calo al 5,7% dal 6,1% di dicembre), seguiti dai servizi (stabile al 4%), beni industriali non energetici (scesi dal 2,5 al 2%) ed energia (-6,3%, contro il -6,7% di dicembre).
Alessandra Fabri