Pnrr, dal green 2,4 mln di occupati, mancano 741mila tecnici, a rischio il 2,5% del PIL

Pnrr, dal green 2,4 mln di occupati, mancano 741mila tecnici, a rischio il 2,5% del PIL

mercoledì 3 novembre 2021

Presentato nuovo focus Censis Confcooperative nell'ambito della prima giornata della sosteniblità cooperativa

Pnrr, dal green 2,4 mln di occupati, mancano 741mila tecnici, a rischio il 2,5% del PIL

«Il PNRR è la benzina verde della ripresa. Solo un anno fa il fabbisogno di lavoratori con competenze green era di 1,6 milioni. A distanza di un anno il grande balzo, la richiesta salirà a 2.375.000 per gli anni 2021 – 2025. Di questi 1.448.000 sono figure con competenze green elevate». Lo dice Maurizio Gardini, presidente Confcooperative commentando il focus Censis Confcooperative “Sostenibilità, investire oggi per crescere domani” presentato nel corso della Prima Giornata della Sostenibilità organizzata da Confcooperative.

«Le imprese – aggiunge Gardini – saranno pronte ad assumere, ma in cinque anni, il mismatch, cioè la mancanza di occupati con competenze green, sarà di 741mila unità che possono pesare fino al 2,5% del PIL. Questo in un momento in cui le imprese stanno aumentando spesa e investimenti in sostenibilità. Le nostre cooperative nel solo 2020, hanno speso 1miliardo di euro in sostenibilità (fonte Centro Studi Confcooperative). Le cooperative sono attente alla sostenibilità. Sul green sono pronte a investire di più, ma servono misure di sostegno (fonte Bilancio Sostenibilità Confcooperative)».

Le professioni green con un grado maggiore di difficoltà di reperimento sono: i disegnatori industriali, gli idraulici e posatori di tubazioni, i verniciatori artigianali e industriali, gli ingegneri energetici e meccanici, i tecnici della sicurezza sul lavoro.

Tab. 1 Il fabbisogno di competenze green previste nel periodo 2021-2025. Livello elevato di competenze e difficoltà di reperimento (v.a. in mgl, val.%). Fonte: elaborazione Censis su dati Unioncamere-ANPAL

 

Totale 2021-2025

Difficili da reperire

Fabbisogno con difficoltà di reperimento annualizzato

 

v.a.

%

v.a.

v.a.

Fabbisogno di competenze green

2.375,0

31,2

741,0

148,2

di cui, con competenze di livello elevato

1.448,4

34,1

493,9

98,8

La crescita occupazionale innescata dalla Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, deve trovare disponibilità di competenze, in grado di raccogliere la sfida di una crescita green. È questo uno dei nodi da sciogliere per la riuscita del PNRR e che può costituire un punto critico particolarmente rilevante. Sulla base del prodotto interno lordo per occupato, si stima per i prossimi anni una perdita annuale di 10,2 miliardi di euro complessivi, in media il 2,5% del PIL (tab. 2).

Tab. 2 – Il potenziale mismatch nella disponibilità di competenze green Fonte: stima Censis

Fabbisogno annuo complessivo di competenze green complessivo difficili da reperire (mgl)

148,2

di cui: fabbisogno di professioni con competenze green - livello elevato difficili da reperire (mgl)

98,8

Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato per occupato (media 2016-2020, mgl €)

68,7

Valore del potenziale mismatch del fabbisogno complessivo di competenze green (mld €)

10,2

di cui: Valore del potenziale mismatch del fabbisogno di competenze green - livello elevato (mld €)

6,8

Su 2,5 milioni di occupati riconducibili oggi a interventi della Missione 2, due milioni (il 78,6% del totale) sono rappresentati da uomini nella fascia 35 – 49 anni prevalentemente nelle regioni del Nord, mezzo milione saranno donne. Se letta attraverso la variabile dell’età, la componente giovane (15-34 anni) si fermerebbe a 534mila unità (uno su cinque), mentre la fascia (35-49 anni) risulterebbe maggioritaria con 1milione e 42mila occupati (40,8% sul totale). I lavoratori più anziani rappresentano invece il 38,3% del totale che in termini assoluti colloca gli over 50 di poco sotto il milione. In base alla ripartizione territoriale, il 48,8% degli occupati di riferimento per la transizione ecologica risultano residenti al Nord, il 35,3% nel Mezzogiorno e il restante 15,9% nelle regioni del Centro (tab 3).

Tab. 3 – Gli occupati coinvolti nelle attività della Missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” (v.a. in mgl e val. %, III trimestre 2020) Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

 

v.a. in mgl

%

Maschi

2.007

78,6

Femmine

549

21,5

15-34 anni

534

20,9

35-49 anni

1.042

40,8

50 e oltre

979

38,3

Nord

1.246

48,8

Centro

407

15,9

Mezzogiorno

902

35,3

Totale

2.555

100,0

Rispetto al 2020, grazie alla Missione 2, l’incremento di occupazione femminile e giovanile sarebbe da un lato di 385mila donne, dall’altro di 201mila giovani (tab. 4). Per l’occupazione femminile si supererebbe la soglia dei 10 milioni, mentre i giovani occupati si collocherebbero oltre i 5 milioni.

Tab. 4 – Il contributo della Missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” (M2). Occupazione femminile e giovanile previste a fine 2026 (v.a. in mgl, var. ass. e var.%) Fonte: elaborazioni Censis su dati PNRR

 

Occupazione femminile (in mgl)

Occupazione giovanile (15-34 anni, in mgl)

Occupati 2020

9.623,0

4.907,0

Var.% per M2

4,0

4,1

Var. ass. per M2 (in mgl)

384,9

201,2

Occupazione prevista fine 2026 (in mgl)

10.007,9

5.108,2

Le imprese mediamente e altamente sostenibili hanno più anni di attività (quasi 29 anni) e una dimensione elevata in termini di addetti (336 addetti) rispetto alle imprese meno orientate alla sostenibilità (tab 5). Sul piano degli indicatori legati alla performance economica, emerge una correlazione fra sostenibilità e produttività del lavoro (con quasi 20mila euro in più per le imprese green-oriented) e fra sostenibilità e redditività (con un margine operativo lordo sul fatturato superiore di 2 punti e mezzo). Inoltre le imprese più sostenibili risultano più internazionalizzate, più patrimonializzate e contano su una maggiore disponibilità di capitale per addetto e su un più alto livello di capitale umano.

Tab. 5 – Performance e sostenibilità: il cambio di passo di chi investe in sostenibilità Fonte: Istat

Indicatori

Non sostenibili e poco sostenibili (indice di sostenibilità fino a 0,50)

Mediamente e altamente sostenibili (indice di sostenibilità superiore a 0,50)

Età impresa (anni)

23,76

28,82

Addetti (numero)

166,73

335,94

Produttività del lavoro (€)

58.610

77.519

Redditività (MOL/Fatturato, %)

6,82

9,29

Incidenza esportazioni sul fatturato (%)

12,17

26,39

Incidenza importazioni sul fatturato (%)

11,98

17,09

Appartenenza a gruppo (%)

0,61

0,7

Indice patrimoniale

26,9

33,16

Capitale per addetto (€)

68.007,43

99.396,20

Esperienza professionale del personale

8,2

10,49

 

  Francesco Agresti

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