«Il Pil italiano cresce più di altri Paesi europei, ma allo stesso tempo aumentano povertà e fratture sociali, minando così la coesione sociale». Così Maurizio Gardini, presidente Confcooperative, nel panel “Un nuovo modello di capitalismo tra sostenibilità e diseguaglianze” in apertura del Festival dell’Economia a Trento.
«Si moltiplicano le diverse forme di povertà: nell’educazione, nel welfare, nell’abitazione. Le cooperative con il loro modello di economia sociale portano avanti un progetto imprenditoriale che si fa carico dei bisogni di cittadini e di comunità. È un progetto di costruzione che nasce dal basso e si identifica in valori di partecipazione. Dobbiamo riportare l’attenzione sui territori, e l’Europa ce ne dà l’occasione».
«Abbiamo necessità di ricostruire paradigmi economici e sociali in grado di risollevare le aree interne, creare piattaforme digitali, costituire comunità energetiche, riqualificare le aree urbane. Un nuovo modello che esprima un ambientalismo non solo ideologico, ma che si concili con uno sviluppo economico e sociale equilibrato».
Laura Viviani