Solco Ravenna: una realtà al servizio di 3.855 persone

Solco Ravenna: una realtà al servizio di 3.855 persone

lunedì 25 luglio 2022

Il bilancio 2021 presentato in assemblea mostra un fatturato in crescita e una dimensione sempre più romagnola per il consorzio di cooperative sociali.

Buzzi: “Lavoriamo per migliorare le condizioni contrattuali dei soci e dei lavoratori”

Solco Ravenna: una realtà al servizio di 3.855 persone

 

Sono 3.855 le persone che nel 2021 hanno beneficiato dei servizi del Consorzio Solco Ravenna e delle proprie associate. Un numero importante che mostra il ruolo imprescindibile della cooperazione sociale nel welfare del territorio.

Il 2021 è stato un anno di crescita per il Consorzio, caratterizzato anche dall’ingresso di nuove cooperative che operano in altre province rispetto a Ravenna, dando così a Solco una dimensione sempre più romagnola.

Il Consorzio Solco Ravenna è oggi composto da 18 cooperative sociali che hanno all’attivo 1500 soci. Nel 2021 il valore della produzione che transita dal Consorzio ha superato per la prima volta i 40 milioni di euro.

“Il 2021 è stato un anno importante per la nostra dimensione consortile - sottolinea il presidente di Solco Ravenna, Antonio Buzzi, durante l’assemblea di bilancio con le cooperative associate che si è tenuta giovedì 20 luglio -. Siamo riusciti a mantenere e a dare uno slancio significativo al trend di crescita degli ultimi anni, anche grazie a una serie di concause: il buon lavoro fatto insieme alla cooperative associate nella gestione dei servizi che abbiamo in General Contracting, che ha portato a consolidare l’esistente e a sviluppare nuove iniziative (sono 80 le strutture/servizi gestiti); l’aggregazione di Confcooperative Romagna, che ha stimolato alcune imprese di altri territori a guardare al nostro Consorzio come un partner per lo sviluppo della propria impresa; la collaborazione e le sinergie nate tra le cooperative per gestire le complessità dovute alla pandemia”.

Tra le operazioni più significative dello scorso anno ci sono sicuramente le aggiudicazioni di diverse gare d’appalto: pre-post scuola di Ravenna e dei Comuni della Bassa Romagna; gestione dei servizi per l’autonomia abitativa di Ravenna, Cervia e Russi; assistenza sociale del Comune di Ravenna; gestione dei nuclei Covid all’interno delle strutture per anziani. Importante anche il rinnovo dell’accreditamento regionale per le strutture già gestite in quel regime e l’apertura del centro socio-occupazionale per disabili RicreAzioni a Ravenna.

Il 2021 è anche l’anno dei vaccini contro il Covid - continua Buzzi -. Questo importante avvenimento, accompagnato dal diffondersi di varianti sempre meno dannose, anche se più infettive, ci ha aiutato a ridurre significativamente l’impatto di questa pandemia sulla salute delle persone che accogliamo nei nostri servizi. Le nostre cooperative e, soprattutto, i nostri lavoratori e le nostre lavoratrici hanno fatto sforzi enormi per gestire al meglio questa situazione senza precedenti. A queste persone, che non si sono mai tirate indietro dimostrando impegno e dedizione, va tutto il nostro ringraziamento. Per loro cercheremo ora di lavorare affinché vengano riconosciute le migliori condizioni contrattuali possibili. Il prossimo rinnovo del contratto nazionale previsto per il personale socio-sanitario è una sfida che non possiamo e non vogliamo mancare: dobbiamo cercare il modo di trovare il giusto equilibrio tra le richieste dei committenti, soprattutto la pubblica amministrazione, il salario minimo per chi lavora nei servizi socio-sanitari e la garanzia di un servizio di alta qualità per le persone che ne usufruiscono”.

Durante l’assemblea con le associate si è fatto il punto anche sul 2022, caratterizzato sicuramente dall’importante inaugurazione della Rosa dei Venti a Ravenna ma anche da alcune scelte difficili: “Abbiamo dovuto chiudere una scuola paritaria nel lughese, la Maria Ausiliatrice, un servizio sul quale avevamo investito molto ma che non era più possibile portare avanti visto il continuo calo delle presenze di bambini e bambine le cui iscrizioni da 155 di 6 anni fa erano crollate a 97 - evidenzia il presidente. Una realtà le cui perdite di gestione erano divenute insostenibili: 170mila euro nel 2021, e altri 120mila euro nei soli primi 4 mesi del 2022. Ora continuiamo a lavorare per consolidare e rendere sempre più efficienti e qualificati i servizi che abbiamo in essere e a proporre nuovi servizi per la comunità e nuove opportunità di sviluppo per le nostre cooperative e per tutti i soci e le socie che ne fanno parte”. (nella foto il presidente Antonio Buzzi)

  Alessandra Fabri

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