Nel 2021 la dinamica nell'industria, pur con ampie eterogeneità tra i diversi comparti è rimasta complessivamente in linea con quella osservata nel 2019: nei primi quattro mesi dell'anno sono state create circa 100.000 posizioni di lavoro, come due anni prima. Il rallentamento osservato da fine febbraio è invece interamente imputabile ai servizi privati dove la creazione di posti di lavoro è rimasta su valori sostanzialmente nulli. La debolezza dei servizi privati, e delle attività connesse con il turismo in particolare, sta penalizzando l'occupazione femminile: nei primi mesi del 2021 il saldo delle posizioni di lavoro create e distrutte è stato sostanzialmente nullo per le donne. E' quanto si legge nella nota congiunta del ministero del Lavoro e la Banca d'Italia.
Francesco Agresti