Nel 2020 è sceso il numero delle imprese del settore privato non agricolo e, parallelamente, il livello medio di posizioni lavorative. Lo certifica l'Inps che per lo scorso anno ha registrato come attive 1.614.243 imprese con un calo rispetto al 2019 del 2,33% circa.
A livello regionale, il maggior decremento si verifica in Molise (-4,23%), seguita dalla Liguria (-3,99%) e dalla Toscana (-3,71%). Le regioni che hanno registrato la minor diminuzione sono Sicilia (-0,31%), Campania (-0,43%) e Calabria (-1,35%). Quanto al numero medio annuo di posizioni lavorative è risultato pari a 13.707.237, con un calo del 2,08% annuo. Sempre nel 2020 - continua l'Osservatorio Inps - la somma totale dei contributi annui è di circa 126 miliardi di euro, pari a -8,3% rispetto all'anno precedente. La regione con la maggior presenza di imprese è la Lombardia, che presenta nel proprio territorio il 17,23% del totale, mentre quella con minore presenza è la Valle d'Aosta con lo 0,26%. Anche le posizioni lavorative sono maggiormente concentrate in Lombardia e nel Lazio con percentuali pari, rispettivamente, al 25,59% e al 12,91%. Il minor numero di posizioni lavorative si trova in Valle d'Aosta, con lo 0,17%.
I contributi annui sono stati maggiormente versati nelle regioni del Nord-Ovest, con 52,1 miliardi di euro complessivamente versati nel 2020; a seguire le regioni del Nord-Est con 30,7 miliardi, quelle del Centro con 27,0 miliardi, quelle del Sud con 11,8 miliardi e infine quelle delle Isole con 4,6 miliardi di euro. Il maggior numero di imprese attive si registra in Lombardia (278.057), seguita da Lazio (163.896), Campania (144.159) e Veneto (139.262).
Si conferma la dimensione ridotta delle imprese attive visto che quelle con fino a 15 posizioni lavorative sono la quasi totalità (93,29%): addirittura il 78,69% circa del totale appartiene alla categoria di imprese con 5 o meno lavoratori attivi. Al contrario, quelle fino a 15 dipendenti forniscono il 33,98% del totale dei posti di lavoro mentre quelle superiori pur rappresentando solo il 6,71% del totale forniscono il 66,02% dei posti di lavoro. Il maggior numero di imprese attive nel 2020 si concentra nel settore ''Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli'', che ingloba il 22,31% delle imprese totali, seguito dal settore ''Attività manifatturiere'', di cui fanno parte il 15,34% delle imprese, e dal settore ''Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione'', con il 14,27% delle imprese. I settori che forniscono più posti di lavoro sono quelli delle ''Attività manifatturiere'', con il 26,10%, seguito dal settore ''Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli'' con il 15,45% e dal settore ''Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese'' con il 10,49%.
Francesco Agresti