Vino, il Pignoletto “Ricordo di San Luca” apprezzato dai sommelier

Vino, il Pignoletto “Ricordo di San Luca” apprezzato dai sommelier

giovedì 9 dicembre 2021

Successo al 54 esimo congresso nazionale Ais per il progetto di Cantina Valsamoggia

Vino, il Pignoletto “Ricordo di San Luca” apprezzato dai sommelier

Ampio apprezzamento per “Ricordo di San Luca”, il progetto di Cantina Valsamoggia che, avvalendosi del team enologico di Cantina di Carpi e Sorbara e qualificati degustatori, ha portato un’interpretazione unica del Pignoletto nel suo genere, già nelle premesse in vigna.

Nei giorni scorsi si è svolto infatti a Bologna il 54 esimo congresso nazionale Ais (Associazione italiana sommelier), con un focus sul Pignoletto condotto da Pierluigi Gorgoni, docente ad Alma (la scuola internazionale di cucina italiana fondata da Gualtiero Marchesi), affiancato da Luca Manfredi, delegato Ais Bologna, e Giacomo Savorini, presidente Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna.

«Abbiamo selezionato le migliori uve delle aree produttive tra Modena e Bologna - ha spiegato l'enologo Daniele Artioli, ideatore del progetto assieme a Carlo Piccinini, vice presidente della Cantina di Carpi e presidente di Confcooperative Modena - Abbiamo fatto di questo vino una sorta di anello di congiunzione tra le nostre due anime: quella bolognese e quella dei nostri soci modenesi.

Dalle terre collinari bolognesi abbiamo preso le uve che hanno dato più acidità e profondità; da quelle dei soci di pianura abbiamo preso uve che hanno attribuito al vino le componenti aromatiche. Ne è uscito tecnicamente uno Charmat lungo, che la stampa di settore ha apprezzato sia per l'originalità alla base del progetto enologico, sia per il suo carattere in equilibrio tra la forza del vitigno e la finezza della bollicina fine e persistente che il nostro saper fare ci ha consentito di portare in bottiglia con un interessante rapporto qualità-prezzo».

Uno sforzo che pare aver dato buoni frutti a giudicare dal commento del conduttore della masterlass Gorgoni. «Il Ricordo di San Luca di Cantina Valsamoggia è un Pignoletto che indossa un abito esclusivo con precisione e linearità. Serrato, centrale, con una bocca piena, è un vino che chiama al consumo di cibo, invita a sedersi a tavola e a sposarsi con i piatti modenesi e bolognesi della tradizione».

Davanti a oltre cinquanta sommelier, i relatori della masterlcass “Pignoletto nelle otto sfumature” hanno approfondito otto versioni che ne hanno messo in luce le sue doti di versatilità.

«Il Pignoletto ha la sua patria in Emilia, ma forse pochi sanno quanto è disponibile a interpretazioni diverse e tutte di eccelsa qualità – ha detto Manfredi –. Dal metodo classico al passito, letto negli otto diversi calici che abbiamo proposto ai colleghi provenienti da tutta Italia, consente un ampio ventaglio di emozioni, talvolta sconosciute e spesso inaspettate».

«Si tratta di un vitigno generoso che trova spazio in collina e pianura ed è diventato parte integrante della cultura della tavola e delle tradizioni delle nostre terre – ha aggiunto Gorgoni –. Dal frizzante all'ancestrale, dal metodo Martinotti al classico fino al passito, è un vitigno camaleontico che sa regalare emozioni all'assaggio e può anche meravigliare per la sua longevità».

 

  Laura Viviani

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