Piccolo Principe, la cucina come occasione di riscatto e integrazione

Piccolo Principe, la cucina come occasione di riscatto e integrazione

lunedì 29 aprile 2024

Il progetto nella Cucina delle Fratte di Fiume Veneto, servizio della cooperativa che si occupa di fornire pasti, creando integrazione sociale e lavorativa per persone con fragilità sociale

Piccolo Principe, la cucina come occasione di riscatto e integrazione

A Fiume Veneto, grazie alla cooperativa sociale Il Piccolo Principe, la cucina diventa una terapia e un’occasione di riscatto sociale. In questi mesi, il Cefap di Codroipo, in collaborazione con la cooperativa sociale casarsese, ha attivato un corso per lo sviluppo di competenze trasversali attraverso le attività di cucina.  Il corso, che ha beneficiato del sostegno cofinanziato dal fondo Sociale Europeo Plus della regione autonoma Friuli Venezia Giulia, si tiene alla Cucina delle Fratte di Fiume Veneto, servizio de Il Piccolo Principe che si occupa di fornire pasti mensa, creando integrazione sociale e lavorativa per persone con fragilità sociale.

«La cucina ha un grande valore nei progetti di inclusione sociale e lavorativa delle persone fragili – hanno spiegato Marco Fabretti e Tobia Anese, responsabili dei progetti di integrazione lavorativa per la cooperativa Il Piccolo Principe – è uno strumento aggregativo potente. La finalità del corso organizzato da Cefap è quella di aiutare donne in situazione di vulnerabilità in percorsi di emancipazione, permettendo loro di acquisire competenze di base nel settore della cucina e trasversali».

Il corso è stato organizzato anche con la collaborazione dei Servizi Sociali Sile-Meduna, Dipartimento Dipendenze e Salute Mentale di Azzano Decimo. In totale, il corso prevede 100 ore di lezione e coinvolge 6 donne con fragilità. Le lezioni si tengono direttamente nella Cucina delle Fratte a Fiume Veneto.

Oltre a questo corso, sempre Cefap con la cooperativa Il Piccolo Principe ha avviato un corso individualizzato di 40 ore a favore di una persona fragile che, dopo essersi impegnata nei progetti di agricoltura sociale, ha espresso il suo interesse per la cucina.

«Ci sono tante storie che meritano di essere raccontate, come quella di Adriano, che svolge un tirocinio di 30 ore, tutte dedicate alla cucina, andando anche a svolgere attività esterna nella mensa di un’azienda ad Azzano Decimo nella distribuzione dei pasti (preparati sempre alla Cucina delle Fratte) –  ha aggiunto Marco Fabretti – inoltre all’interno del corso individualizzato, ha svolto 24 ore di formazione presso la cucina della Scuola dell’infanzia “Maria Immacolata” con nido integrato “Pollicino”  di Bannia. E visto il suo entusiasmo gli è stato proposto di svolgere qualche ora come docente nel corso di “Sviluppo di competenze trasversali” che si svolge presso la cucina delle Fratte. Prima nei panni di tirocinante e ora in quelli di docente».

La Cucina delle Fratte di Fiume Veneto è il servizio de Il Piccolo Principe di ristorazione collettiva che dà opportunità di integrazione lavorativa e sociale a persone con fragilità psichiatrica o vulnerabilità, con l’obiettivo per alcuni di favorire la possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro.

Attualmente sono inserite 18 persone: 10 dipendenti di cui 4 con fragilità e 8 persone con vulnerabilità che stanno seguendo un percorso di formazione e inserimento lavorativo. La Cucine delle Fratte serve ogni giorno oltre 300 pasti che vengono consumati nella mensa interna e sono distribuiti nei 5 centri diurni dell’Azienda Sanitaria n.5 Friuli Occidentale e all’azienda Jurop di Azzano Decimo. Oltre a questo, la Cucina negli anni si è impegnata in svariate attività e in questo momento vorrebbe ampliare la rete di clienti per dare nuove opportunità lavorative alle persone svantaggiate inserite.

  Laura Viviani

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