Napoli, una possibilità di riscatto con il Centro Ciro Colonna

Napoli, una possibilità di riscatto con il Centro Ciro Colonna

giovedì 13 luglio 2023

Nel quartiere di Ponticelli è stato realizzato un centro Polifunzionale animato da diverse realtà, tra cui la cooperativa sociale Bambù

Napoli, una possibilità di riscatto con il Centro Ciro Colonna

C’è anche la cooperativa sociale Bambù tra i protagonisti che animano il Centro Polifunzionale Ciro Colonna. Si tratta di un edificio scolastico in disuso a Ponticelli, un quartiere della periferia di Napoli con problemi di legalità e un tessuto sociale fragile, riqualificato grazie all’associazione Maestri di vita e divenuto un luogo di aggregazione con l’obiettivo di promuovere la cittadinanza attiva da parte dei giovani e contrastare la dispersione scolastica e sociale a beneficio di tutta la comunità.

 

Sono diverse le realtà che hanno deciso di mettere a disposizione fondi, conoscenze e tempo per ristrutturare il Centro, curare il verde intorno, attivare laboratori e corsi di formazione utili ai frequentatori, giovani e non, per rendere lo spazio una “piazza aperta e sicura”: uno spazio dove poter studiare, imparare un mestiere, trovare gli strumenti per costruire una vita migliore. Anche per questo il Centro è stato intitolato a Ciro Colonna, giovane vittima innocente della camorra, ucciso proprio a Ponticelli all’età di 19 anni.

 

In 3 aule del Centro, la Cooperativa Sociale Bambù si occupa del Laboratorio di Educativa Territoriale (LET), ospitando circa 50 giovani tra i 6 ed i 16 anni. L’obiettivo è quello di accompagnarli nella crescita e nello sviluppo individuale e sociale, aggregando le loro energie intorno a uno specifico progetto al fine di sviluppare le loro capacità collettive e personali, nonché la consapevolezza di sé. I ragazzi hanno subito messo a frutto i laboratori riportando in scena “Io speriamo che me la cavo” di Marcello D'Orta, improvvisato sui temi dell'emigrazione, dell'abbandono e sulle difficoltà di chi resta, portato al pubblico la canzone classica napoletana e le danze popolari.

Ci racconta il presidente della Coop. Bambù Giovanpaolo Gaudino: «È paradigmatico quello che è successo con il nostro ultimo laboratorio di teatro – racconta il presidente della cooperativa Bambù, Giovanpaolo Gaudino –. Un’attività dedicata a tutte le fasce d’età in maniera trasversale. Tutti hanno dimostrato una grande voglia di essere protagonisti, di mettersi in gioco, di spingersi oltre quelli che erano i limiti personali, sotto la guida dei loro educatori, esperti nel campo. È stato un percorso importante perché ha permesso a ragazzi di fare esperienza di protagonismo, di successo personale e di collaborazione con gli altri, imparando a organizzare il lavoro per mettere in scena uno spettacolo. Vincenzo (nome di fantasia), nel discorso di saluti tenuto a seguito della sua dimissione dal Centro, ha detto che “il Laboratorio è un posto magico, dove si impara a superare i problemi personali”. Il coinvolgimento arriva fino alle famiglie dei ragazzi, che periodicamente si incontrano con gli operatori per condividere i percorsi educativi dei figli. La cena in pizzeria per festeggiare i successi dell’anno trascorso ha visto la partecipazione di 70 persone tra ragazzi ed educatori. È stato un momento di reale comunità e condivisione: il giusto inizio per le attività estive».

 

La cooperativa sociale Bambù sarà protagonista di una delle tappe della Social Cooperatives International School SCIS2023, ospitando la sessione del 7 ottobre “CoopsCare: from the European Strategy a push to innovate assistance and care”, in occasione della quale guiderà i partecipanti alla scoperta del Centro Ciro Colonna.

 

Per scoprire il programma completo della SCIS2023 clicca qui

  Laura Viviani

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