Nuova sede a Montichiari per Comab, cooperativa agricola che si occupa di acquisto, conservazione, distribuzione e vendita di mezzi tecnici per l’esercizio dell’agricoltura.
«Oggi è un giorno di festa – ha commentato il presidente, Claudio Boscaglia –. COMAB è stata la prima cooperativa di tutto quel sistema, unico e irripetibile, che poi si è sviluppato a Montichiari. Oggi sentiamo, dopo 50 anni, e in occasione dell'inaugurazione di questa grande sede, la responsabilità di portare avanti e dare un futuro a questo sogno che si è realizzato». Un’occasione colta anche per festeggiare il cinquantesimo anniversario posticipato a causa della pandemia nel 2020. Un traguardo che porta con sé più di mezzo secolo di storia: sparsi per la campagna a ridosso di Lonato del Garda e della vicina località di Castel Venzago, alcuni giovani agricoltori iniziarono a riunirsi in gruppi di acquisto per dividere le spese; da lì l’avvio di alcune esperienze di forme associative che interessarono sia l’attività tipicamente agricola che la gestione delle famiglie agricole. Con il coordinamento del CATA (Centro di Assistenza Tecnico-Agraria) di Lonato i gruppi si unirono, nel 1970, a costituire una cooperativa. Gli anni a venire sono stati dinamici e ricchi di cambiamenti: inizialmente ospitata dallo stesso CATA la cooperativa ha mosso i primi passi affittando una sede per poi costruirne una propria nel 1980. Dopo la nascita di Agricam e della Comazoo, da Lonato tutto si è spostato a Montichiari per poi tornare a Lonato e di nuovo a Montichiari nel 1993 dove, ancora oggi, si trova la sede di COMAB.
Il territorio monteclarense, allargato poi alle province limitrofe, è diventato il vero e proprio punto di riferimento per le attività, ma anche per gli stessi soci con i quali la cooperativa ha sempre mantenuto il contatto per fornire assistenza tecnica a naturale completamento della fornitura di prodotti ma anche, e soprattutto, per consolidare il rapporto umano teso alla crescita della consapevolezza del ruolo di socio al di là degli ampliamenti e dei miglioramenti tecnologici. Fin dal primo giorno, oltre allo scopo principale di acquisire mezzi tecnici necessari alle aziende degli agricoltori, COMAB ha investito in questo rapporto per recepire le istanze della base sociale, per cercare risposte ai bisogni e per accrescere il valore dei propri servizi.
«Auguri perché COMAB sia sempre il germoglio che è stato» ha commentato Marco Menni, neo rieletto presidente di Confcooperative Brescia a chiosa della cerimonia inaugurale della nuova sede che si è svolta in una sala gremita di amici di ogni età accompagnati da tutti i presidenti che, negli anni, si sono succeduti alla guida di COMAB. Passato, presente e futuro insieme per continuare ciò che quei giovani agricoltori hanno seminato e coltivato con fatica, passione e perseveranza.
Laura Viviani