“Con la pubblicazione di questo Avviso, il primo del 2023, Fon.Coop fa sintesi delle politiche di finanziamento proposte in questi anni a supporto delle strategie di sviluppo della competitività delle imprese e di valorizzazione delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori. L’Avviso 54 è uno strumento innovativo e versatile per affrontare le grandi transizioni digitali e ambientali nel solco della sostenibilità.” Il presidente di Fon.Coop Giuseppe Gizzi sintetizza con queste parole l’Avviso 54 Aziendale, caratterizzato da uno stanziamento di 7,5 milioni e due distinte linee di finanziamento. La prima Linea, di 4 milioni ripartiti su base regionale, è per piani formativi dedicati al fabbisogno aziendale. È possibile presentare i piani formativi a partire dal prossimo 15 maggio con validazione entro il 14 luglio 2023. La seconda Linea, di 3,5 milioni erogabili con modalità a sportello, è per le imprese aderenti al Fondo che hanno partecipato all’Avviso Fondo Competenze ma sono escluse dall’Avviso 53FNC per esaurimento risorse. Questa Linea quindi sarà attivata solo quando l’Avviso 53/2022 dedicato al Fondo Nuove Competenze sarà chiuso. “Lo scorso novembre– continua il presidente - abbiamo avviato la partnership con Anpal sull’Avviso Fondo Nuove Competenze seconda edizione per rispondere alle esigenze di tante nostre imprese cooperative impegnate ad affrontare le attuali transizioni ambientali e digitali. In totale sono oltre 280 le nostre aderenti che hanno fatto domanda ad Anpal: la linea dedicata del ‘nostro’ 54 ha l’ambizione di accogliere tutte le esigenze.” La vicepresidente Valentina Verduni sottolinea l’innovatività dell’Avviso 54, in grado di dare continuità alla partnership con Anpal e allo stesso tempo, rielaborando ed ampliando le tematiche (come il green e digital), rispondere ai bisogni formativi delle aderenti in coerenza con la propria esperienza. “Il Fondo ha costantemente indirizzato il fabbisogno formativo delle imprese verso le grandi sfide prima fra tutte l’Agenda 2030 e i più recenti obiettivi del PNRR in chiave di competitività condivisa e partecipata. È infatti richiesto – spiega Verduni - come elemento comune in tutti i Piani formativi, la costruzione di percorsi di upskilling finalizzati a rafforzare le competenze chiave della sostenibilità. Le imprese, poi, potranno indirizzare le attività formative sul sostegno alla transizione green, alla trasformazione digitale, alla trasformazione organizzativa e gestionale”. Valentina Verduni aggiunge, inoltre, che con i “macro” indirizzi, l’Avviso offre opportunità concrete per la progettazione dei Piani; che sono state identificate traendo ispirazione dall’analisi di buone pratiche – cooperative e non – come l’ascolto e il coinvolgimento delle aderenti. “Il solido impianto dell’Avviso consente alle imprese, a partire dalla propria catena del valore, di incidere su driver fondamentali della propria attività imprenditoriale, indipendentemente dal settore di riferimento. Riporto alcuni esempi traendoli dal testo dell’Avviso: approvvigionamento e impiego di materie prime non inquinanti o provenienti da fonti sostenibili, come anche l’efficientamento delle risorse nei processi produttivi e dei servizi, l’autoproduzione di energie rinnovabili; c’è poi la logistica, l’amministrazione e la sicurezza digitali, i Big Data, le piattaforme digitali, le tecnologie blockchain. Sul piano più strettamente organizzativo – conclude Verduni - sono proposti percorsi che promuovono il welfare aziendale, che attivano un equo ricambio generazionale e lo scambio intergenerazionale, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e non da ultimo le pari opportunità con la valorizzazione del lavoro femminile di qualità”.
Francesco Agresti