Ue, Piccinini (Fedagripesca), “Bene annuncio del ministro Lollobrigida su posizione contraria dell'Italia sulla direttiva emissioni stalle”

Ue, Piccinini (Fedagripesca), “Bene annuncio del ministro Lollobrigida su posizione contraria dell'Italia sulla direttiva emissioni stalle”

giovedì 16 marzo 2023

Con queste parole il presidente di Fedagripesca Carlo Piccinini ha commentato le dichiarazioni fatte dal ministro Lollobrigida nel corso del Consiglio Nazionale svoltosi oggi a Palazzo della Cooperazione

Ue, Piccinini (Fedagripesca), “Bene annuncio del ministro Lollobrigida su posizione contraria dell'Italia sulla direttiva emissioni stalle”

“La proposta della Commissione sulle Emissioni industriali non è accoglibile nella sua forma attuale, in quanto tratta il settore agricolo europeo come un'industria equivalente ai settori altamente industrializzati, crea ripercussioni economiche e amministrative insostenibili per il settore ed è incoerente con le altre politiche dell'UE. Abbiamo pertanto accolto con grande soddisfazione le parole del Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida sulla posizione contraria alla Direttiva che oggi il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fatrin ha rappresentato al Consiglio Ambiente della Ue”. Con queste parole il presidente di Fedagripesca Carlo Piccinini ha commentato le dichiarazioni fatte dal ministro Lollobrigida nel corso del Consiglio Nazionale svoltosi oggi a Palazzo della Cooperazione.

“La regolamentazione del settore zootecnico attraverso la proposta di Direttiva sulle Emissioni Industriali (IED) è eccessiva e ingiustificata, soprattutto per le aziende agricole di piccole e medie dimensioni. Occorre sviluppare un approccio su misura per definire specifiche norme aziendali per le varie tipologie di aziende”, ha spiegato il Presidente.

“I dati utilizzati dalla Commissione per la revisione della direttiva - conclude Piccinini - risalgono al 2016 mentre vi sono dati relativi al 2020 che contraddicono la percentuale originariamente indicata di aziende agricole che sarebbero interessate dalla mia disciplina sulle emissioni. La Commissione si è sempre difesa dalle critiche affermando che solo il 13% delle aziende agricole commerciali europee sarà oggetto della proposta. Invece, prendendo in considerazione i dati più recenti, si passa, in particolare per il pollame, dal 15% al 58% delle aziende agricole dell'UE interessate e per gli allevamenti di suini dal 18% al 61%”.

  Alessandra Fabri

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