Recovery: Stronati, sciogliere nodi che bloccano appalti, no a massimo ribasso
Fare presto con la qualificazione delle stazioni appaltanti delle gare ferme per garantire tempi certi di aggiudicazione
«Per non vanificare la grande chance del Recovery occorre qualificare la spesa. Lo Stato deve semplificare le procedure, sciogliere i nodi che bloccano gli appalti e di conseguenza i cantieri e il lavoro». Lo dice Massimo Stronati, presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi e presidente di Alleanza Cooperative Marche.
«Vanno assicurate le condizioni di legalità fissando tetti sull’appalto che scongiurino la pratica del massimo ribasso – segnala Stronati – e il ricorso a un subappalto selvaggio con il proliferare di general contractor che per realizzare le opere o erogare i servizi disperdono le attività seminandole su una prateria di microimprese. La destrutturazione imprenditoriale vale come destrutturazione del mercato».
«Bisogna procedere velocemente – conclude Stronati – con la qualificazione delle stazioni appaltanti, degli appalti fermi, per garantire tempi certi di aggiudicazione. Gli appalti sui servizi, infine, rappresentano oltre il 70% del totale, quindi il cambio delle regole nel Codice degli Appalti non può prescindere da queste dinamiche»
Francesco Agresti