Si è tenuto presso la sede del CNEL a Villa Lubin un importante momento di confronto tecnico-operativo nell’ambito del programma Recidiva Zero, ideato dal CNEL in collaborazione con il Ministero della Giustizia. L’incontro, propedeutico a un evento pubblico previsto per giugno, ha visto la presentazione di un progetto innovativo che estende ai detenuti l’utilizzo di SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), la piattaforma digitale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Un ponte tra carcere e lavoro
L’obiettivo è favorire il reinserimento socio-lavorativo delle persone private della libertà, integrando il sistema con il programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori). Attualmente, in Italia si contano circa 60 mila detenuti, 90 mila condannati in esecuzione esterna e 80 mila persone in attesa di esecuzione della pena. Per ognuno di loro sarà possibile avviare un percorso personalizzato, sfruttando da subito le potenzialità della piattaforma, con l’aggiunta di future funzionalità dedicate.
I numeri del reinserimento e le sfide ancora aperte
Durante i lavori, Vincenzo De Bernardo, Direttore di Confcooperative Federsolidarietà, ha portato all’attenzione dati significativi: le cooperative sociali hanno garantito oltre 2.000 assunzioni a tempo indeterminato a detenuti o ex detenuti, affiancate da 4.000 interventi formativi e altrettanti sostegni sociali alle famiglie. Tuttavia, questi numeri – seppur rilevanti – rimangono marginali rispetto alle 40.000 assunzioni di persone svantaggiate (di cui i detenuti sono solo una parte) e ai 400.000 dipendenti del CCNL Cooperazione Sociale, il secondo contratto più utilizzato dalla PA.
«Se persino le cooperative sociali, nate per l’inserimento lavorativo di categorie fragili, faticano, significa che per le altre imprese la sfida è ancora più complessa», ha sottolineato De Bernardo. «Non bastano strumenti di matching tra domanda e offerta: servono politiche integrate che coinvolgano competenze, energie e una governance condivisa».
Prospettive future
Il progetto rappresenta un passo concreto verso la riduzione della recidiva, ma la strada è ancora lunga. L’estensione di SIISL al mondo penitenziario, insieme a programmi come GOL, potrebbe aprire nuove opportunità, ma sarà cruciale lavorare su formazione, accompagnamento e collaborazione pubblico-privato per rendere sostenibile il reinserimento.
Il prossimo appuntamento è a giugno, con un evento pubblico che farà il punto sulle strategie per una giustizia che non punisca due volte, ma restituisca futuro.
Alessandra Fabri