Pesca: Alleanza Cooperative, l’Europa ci sta affondando, il governo intervenga, a rischio 35.000 occupati

Pesca: Alleanza Cooperative, l’Europa ci sta affondando, il governo intervenga, a rischio 35.000 occupati

martedì 26 ottobre 2021

Dalla Politica Comune della Pesca in Mediterraneo una strategia per ridurre del 40%  le giornate annue
Pesca: Alleanza Cooperative, l’Europa ci sta affondando, il governo intervenga, a rischio 35.000 occupati

 

 «Ci stanno affondando. Sono questi gli effetti della Politica Comune della Pesca che sta attuando in Mediterraneo una strategia tesa a una drastica riduzione dello sforzo di pesca che, dal 2019 al 2024, comporterà mediamente per i vari segmenti delle flotte operanti con questi mestieri la sottrazione del 40% delle giornate annue». Lo dice Alleanza Cooperative Pesca che richiama  con forza l’attenzione delle Istituzioni sul problema macroscopico inerente il modello di gestione del settore, a cominciare dai comparti dello strascico e della volante che nell’insieme riforniscono la gran parte del prodotto commercializzato nei mercati ittici del Paese. Grido di allarme che arriva da Catania che sommersa dall’acqua ospita gli Stati generali della Pesca. 


 «L’impatto di queste riduzioni porterà al deafult moltissime imprese che scenderanno sotto la soglia di redditività minima. A nulla sono valse le proteste del settore sia in Italia sia in altri Stati membri mediterranei. La Commissione va avanti inesorabile, dritta sulla sua strada, senza modificare di un millimetro la posizione – afferma  Alleanza Cooperative Pesca – Riteniamo che sia necessaria la costituzione di un tavolo di crisi che consenta di affrontare in modo concreto le problematiche, valutando le diversità settoriali. Un tavolo presieduto dal sottosegretario Francesco Battistoni, diretto dalla direzione generale della pesca, che abbia tra i membri le associazioni di categoria e i vari stakeholder interessati e che permetta di proporre soluzioni diverse dai tagli finora attuati e di quelli purtroppo previsti».  

 

«Confidiamo – conclude la nota – nella sensibilità  del Governo a cui chiediamo di mettere in campo strumenti e risorse in grado di attutire nel nostro Paese l’effetto delle politiche e delle misure che l’Italia ha condiviso a livello multilaterale sia europeo che mediterraneo». 


  Francesco Agresti

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