Il coordinamento nazionale della pesca e dell’acquacoltura dell’Alleanza delle Cooperative italiane, nell’augurare buon lavoro al nuovo ministro Lollobrigida, auspica di riprendere da subito il confronto con il governo per difendere e rilanciare le sorti di un comparto in forte sofferenza.
Molti, secondo la cooperazione, sono i nodi sul tavolo e che hanno bisogno di essere affrontati senza più esitazione, per evitare di assistere ad un declino inesorabile della tradizione peschereccia italiana: dal difficile rapporto con l’unione europea, non sempre inevitabile, alla necessità di ammodernare l’ordinamento italiano per tamponare l’assenza di turnover così come difendere il reddito dei lavoratori nei casi in cui non sia possibile uscire in mare.
La produzione di pesca e acquacoltura nazionale, sottolinea l’Alleanza, sfiora i 1.500 milioni di valore, dando un contributo importante all’intero settore primario in Italia; tutto ciò nonostante le difficoltà di una politica internazionale sempre più influenzata dai temi ambientali a discapito delle componenti sociali ed economiche dalla cui combinazione equilibrata dipende la sostenibilità necessaria ad assicurare un futuro a chi vive di mare.
“Crediamo nel messaggio trasmesso in queste ore seguito all’annuncio del cambio del nome: sovranità alimentare presuppone forte difesa delle imprese italiane.
Dopo il cambio del nome occorre ora cambiare passo per affrontare con ritrovato spirito di squadra un futuro denso di incognite preoccupanti e sfide sempre più difficili. L’Alleanza delle Cooperative Italiane è pronta a dare il proprio contributo. Intanto giungano al neo-ministro ed alla sua squadra i migliori auguri di buon lavoro per continuare a sperare in un domani di prosperità per i pescatori e gli acquacoltori italiani”, conclude l’Alleanza.
Alessandra Fabri