Rilanciare l’offerta culturale e turistica della Toscana grazie a un nuovo patto tra pubblico e cooperazione. È questo l’obiettivo su cui lavorare, secondo quanto emerso nel corso dell’assemblea regionale di Confcooperative Cultura Turismo e Sport Toscana, che si è tenutasi oggi a Prato nel Complesso museale di San Domenico. Erano presenti Giovanni Nerbini, vescovo di Prato, Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente dell’Anci toscana, il professore della Scuola Sant’Anna Luca Gori per un inquadramento formale e giuridico, i consiglieri regionali Ilaria Bugetti e Luciana Bartolini.
Al centro dell’assemblea il tema della co-progettazione e i rapporti con la pubblica amministrazione, «per approfondire le modalità con cui le nostre cooperative si relazionano con le amministrazioni pubbliche oltre al tradizionale metodo delle gare di appalti» ha spiegato Valentina Donati, presidente regionale di Confcooperative Cultura Turismo e Sport.
Sono circa 70 le cooperative aderenti che si dedicano a servizi culturali e turistici, promozione e pratica sportiva, istruzione e formazione, tutte messe a dura prova dal Covid. Dal 2019 al 2021, infatti, è stato registrato un calo di circa 500 soci legato soprattutto alle restrizioni e alla mancata attività, con il fatturato che si stima in flessione di un quinto, da 20 a 25 milioni di euro.
«Durante la crisi dovuta alla pandemia – commenta Donati – l’aiuto delle istituzioni ha permesso di mantenere attivi i progetti e iniziare un dialogo sul futuro. Questo punto è determinante per tutte noi cooperative e consorzi della Federazione: dobbiamo partecipare con le nostre competenze e con lo spirito che anima la cooperazione alle progettazioni dei futuri servizi culturali, sportivi e turistici. Per costruire la nuova offerta culturale post Covid è ancora più centrale un proficuo rapporto di collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e il mondo della cooperazione».
«In questi due anni le istituzioni si sono impegnate per fornire sostegni economici e fiscali – prosegue Donati -. Sono dell’idea che si poteva fare di più, ma molte difficoltà sono nate certamente dall’urgenza del momento mentre altre problematiche derivano dalle note carenze infrastrutturali e dalle storiche difficoltà dovute alla burocrazia, temi ai quali ora chiediamo di dare risposte. Da parte nostra come sempre ci impegniamo a portare soluzioni e idee, forza primaria della cooperazione».
«Abbiamo dimostrato tenacia: adesso è il momento di aumentare gli sforzi – aggiunge la presidente della Federazione regionale –. La scorsa assemblea aveva trattato il tema dei cammini e nei quattro anni successivi siamo riusciti a intraprendere un percorso concreto, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ci auguriamo che anche per la co-progettazione avvenga altrettanto».
Altri capitoli importanti per il rilancio possono essere la formazione e la scuola. «È necessario stringere una maggiore collaborazione con le scuole e gli studenti, che possono darci una loro visione della società, diversa e necessaria – conclude Donati –, promuovere un’economia sempre più legata alla sostenibilità ambientale e sfruttare al meglio le risorse per potenziare i nostri servizi attraverso contenuti tecnologici e nuove figure professionali».
Laura Viviani