Casalinghe a lezione di prodotti ittici per non prendere “granchi”. E visto che per 7 italiani su dieci, l’etichetta dei prodotti ittici continua a restare un tabù, Fedagripesca-Confcooperative ha organizzato un ciclo di incontri formativi con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, realizzato con il Movimento Italiano Casalinghe, Donne Attive in famiglia e società (MOICA), partendo proprio dalla corretta lettura dell’etichetta. E dopo Verona e Brescia, l’ultimo incontro oggi a Roma, presso il palazzo della Cooperazione, dalle ore 16. “L’obiettivo è fornire alle responsabili della spesa alimentare per la famiglia, strumenti pratici per acquisti consapevoli e sostenibili per la propria economia domestica, per l’ambiente e per la salute”, spiega Fedagripesca. E si parte proprio dalle quattro indicazioni base che si trovano in etichetta: denominazioni scientifica della specie, provenienza, metodo di produzione (allevato o pescato), attrezzo da pesca utilizzato. Tra i temi affrontati anche la questione della freschezza, della sicurezza alimentare e della qualità del prodotto. A parlarne oggi: Gilberto Ferrari ( Responsabile area Pesca di Confcooperative- Fedagripesca); Gian Ludovico Ceccaroni (Esperto settore ittico Confcooperative- Fedagripesca);Valentina Tepedino (Medico Veterinario, Eurofishmarket, ideatrice del Blog #Informarepernonabboccare). Saranno presenti le referenti MOICA del Lazio Concetta Fusco e Marinella Amoroso.
Alessandra Fabri