In luglio l'indicatore del sentiment economico dell'area euro è salito per il sesto mese di fila, guadagnando 1,1 punti, a quota 119, il massimo da quando viene calcolato, cioè dal 1985. Nell'Ue ha guadagnato 0,9 punti, toccando quota 118, altro record storico. Lo comunica la Commissione Europea. Il dato relativo all'Eurozona è migliore del consensus, la media delle attese degli analisti. Il miglioramento di luglio, rispetto a quello segnato in giugno è molto minore, il che suggerisce che l'indice si stia avvicinando al picco. Invariato l'indicatore delle aspettative sull'occupazione, a 116 punti nell'Ue e 117 punti nell'area euro, ben al di sopra dei livelli pre-pandemia. L'aumento dell'indicatore nell'Ue in luglio è stato trainato dal miglioramento della fiducia nell'industria e nei servizi, fiducia che si è invece indebolita nell'edilizia e tra i consumatori, rimanendo invariata nel commercio al dettaglio. Tra le maggiori economie, l'indice è salito molto in Francia (+4 punti) e, meno, in Italia (+1,7) e Spagna (+1,7). Praticamente invariato in Germania (+0,3) e Olanda (-0,3), è lievemente peggiorato in Polonia (-0,7).
Francesco Agresti