Sardegna, a Quarto nasce l’anagrafe delle fragilità

Sardegna, a Quarto nasce l’anagrafe delle fragilità

lunedì 16 dicembre 2024

“È una programmazione integrata che permette di migliorare la qualità della vita delle persone”, afferma il Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Sardegna Antonello Pili

Sardegna, a Quarto nasce l’anagrafe delle fragilità

Un’anagrafe delle fragilità per avere una fotografia chiara e dettagliata riguardo i residenti a Quartu anziane, La base di nucleo fragile è una persona che ha almeno 65 anni, con disabilità motorie e non motorie, con problemi economici e magari unici componenti del nucleo familiare. Un totale di oltre 16mila persone da 'attenzionare', da accudire e aiutare. Il nuovo database consentirà di impostare una nuova metodologia di lavoro, non limitandosi a intervenire nell’emergenza ma operando in un’ottica di prevenzione, ascoltando e quindi conoscendo i bisogni dei cittadini. Uno strumento fondamentale per avere una mappatura chiara e puntuale riguardo i soggetti a rischio presenti sul territorio, nelle proprie abitazioni e nelle varie strutture dedicate. ''I miei complimenti all'Amministrazione di Quartu e a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo progetto - ha commentato il Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Sardegna Antonello Pili, presente all'incontro -. È il primo Comune in Sardegna a realizzare un lavoro di questo genere, così dettagliato, riguardo l'Analisi delle fragilità. È una programmazione integrata che permette di migliorare la qualità della vita delle persone. Il mio consiglio è
quello di provare a proporre il modello anche alla RAS, affinché possa essere sperimentato e poi magari concretizzato in modo strutturale su più livelli''.Allo stato attuale, la costruzione dell’Anagrafe delle fragilità è arrivata al primo step. Il database verrà infatti ulteriormente integrato non appena saranno acquisiti i dati sanitari dei residenti inclusi nel report, per i quali è necessario il contributo del Distretto Sanitario locale, con il coinvolgimento dei Consultori, del CSM, dell’UVT per quanto riguarda la non autosufficienza.

  Alessandra Fabri

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