Natale, per il cenone gli italiani spenderanno 2,9 miliardi, 400 milioni in più del 2022

Natale, per il cenone gli italiani spenderanno 2,9 miliardi, 400 milioni in più del 2022

domenica 24 dicembre 2023

Si allarga la forbice della diseguaglianza,  a fronte di 10 mlnle persone povere, 19 mln sono pronti a partire

Natale, per il cenone gli italiani spenderanno 2,9 miliardi, 400 milioni in più del 2022

Per il cenone di Natale gli italiani spenderanno 2,9 miliardi di euro: 400 milioni in più dello scorso anno e 200 milioni più del Natale pre Covid. L’impennata nella spesa è determinata, però, non dai maggiori consumi, ma dagli aumenti generalizzati dei prezzi. Salgono dell’8% le tredicesime, dai 45,7 miliardi dello scorso anno ai 50 miliardi di quest’anno grazie al miglior andamento dell’occupazione, al minor impatto della CIG, ma le retribuzioni sono erose dall’andamento inflattivo che è stato alto tutto l’anno e che secondo lo studio Censis Confcooperative è costata 100 miliardi di potere d’acquisto.

Il trend dice che primeggiano le spese personali, si erodono i risparmi a causa dell’inflazione a due cifre e all’impennata della bolletta energetica. Continua ad allargarsi la forbice tra chi può spendere e risparmiare e chi scivola sempre più in povertà. Abbiamo 1 italiano su 3 che andrà in vacanza, in aumento rispetto allo scorso anno quando c’era 1 italiano su 4 a partire per le vacanze e l’esercito dei poveri assoluti e relativi che sfonda il muro dei 10 milioni di persone.  

Paese segnato da egoismo, difficoltà economiche e polarizzazione delle diseguaglianze, dall’agio al disagio si acuiscono le differenze: l’Italia della paura e dell’egoismo è segnata dalla polarizzazione delle posizioni tra chi ce la fa e chi ha problemi a sbarcare il lunario. Un solco sempre più profondo divide chi può da chi non può. È forte il clima di incertezza per i morsi dell’inflazione che mina la capacità di acquisto di 2 italiani su 4. È quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro studi di Confcooperative.  

  La spesa a tavola: il cenone vedrà aumentare il numero di partecipanti. In media si passerà dai 6 agli 8 componenti che, nella maggior parte dei casi, esalteranno le eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy. Le bollicine italiane, preferite a quelle d’oltralpe, si confermano le immancabili superstar dei cenoni con circa 60 milioni di tappi pronti a saltare da bottiglie di spumante e prosecco Made in Italy. Per il menù di Natale, nel piatto in pole position la tradizione: vongole e frutti di mare per i primi piatti (165 milioni di euro, sui frutti di mare pesa l’effetto granchio blu che ha decimato le coltivazioni soprattutto nell’alto Adriatico); pesce per i secondi piatti (495 milioni di euro); carne, salumi e uova (510 milioni di euro); vini, spumanti e prosecchi (430 milioni di euro); frutta, verdura e ortaggi (385 milioni di euro). Pasta, pane, farina e olio (320 milioni di euro). Non mancherà il tagliere dei formaggi freschi e stagionati italiani (155 milioni). Chiuderà il paniere il ricco carrello dei dolci composto da panettone e pandoro in primis, oltre alle tantissime specialità dolciarie regionali (400 milioni di euro). 

  Per Natale in viaggio più di 1 italiano su 3 Per Natale saranno 19.000.000 fare i bagagli. Tra le destinazioni vincono montagna e agriturismo, seguono le città d’arte e le destinazioni termali. I più facoltosi viaggeranno verso mete esotiche.

  Francesco Agresti

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