Strutture semi vuote, pagamenti bloccati da mesi e i mancati trasferimenti dei neo maggiorenni lasciati in un limbo burocratico. È la denuncia lanciata dalle cooperative sociali di Agrigento, scese in piazza con un sit-in davanti alla Prefettura per chiedere interventi urgenti a tutela dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) e del sistema di accoglienza locale. Le decine di operatori e rappresentanti del movimento cooperativo – tra cui Confcooperative, Legacoop, AGCI, Un.I.Coop– hanno portato alla luce una triplice emergenza che rischia di far saltare l'intera filiera dell'accoglienza nella provincia. Sui fondi bloccati "Aspettiamo i pagamenti da oltre 9 mesi – spiega la cooperazione – Senza liquidità, facciamo fatica a garantire i beni di prima necessità, figuriamoci progetti educativi". C’è poi l’emergenza legata ai neo-maggiorenni. "Raggiunti i 18 anni, questi ragazzi restano qui senza essere trasferiti in strutture idonee a garantire un percorso di autonomia e inclusione, come previsto dalla legge. La loro permanenza resta a carico della struttura senza alcun riconoscimento", sottolinea il movimento cooperativo. Ed infine, il blocco nell’assegnazione dei nuovi arrivi che porta a strutture semi vuote, con tanti posti di lavoro a rischio, nonostante le richieste di accoglienza. Dopo la protesta, una delegazione, tra cui Confcooperative, è stata ricevuta dal Vicario del Prefetto e dal Vice Prefetto con delega all’immigrazione, che hanno assicurato l’impegno a sollecitare risposte dal Ministero competente per sbloccare i fondi e riattivare le assegnazioni. Le cooperative hanno apprezzato l’apertura al dialogo della Prefettura e chiedono un rapido riscontro dal Governo per garantire un futuro dignitosi ai minori stranieri non accompagnati ed evitare che si disperda un sistema di accoglienza consolidato.
Alessandra Fabri