«Il cinghiale che attraversa indisturbato la strada in viale Europa è un fatto grave: a rischiare sono automobilisti, scooteristi e ciclisti. È la ennesima dimostrazione che la legge sulla caccia va modificata, autorizzando ad esempio gli agricoltori ad abbattere gli animali in caso di problemi».
A dirlo è Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, dopo l'ultimo caso di un cinghiale che era presente in viale Europa, nella zona sud di Firenze.
«Servono norme più snelle, senza lungaggini burocratiche – ha aggiunto Baragli –. Ad esempio sull'autorizzazione a cacciare è necessario estendere la platea. Se io ho un problema devo poter intervenire, se invece è obbligatorio rivolgersi all'Atc e attendere le squadre è logico che poi diventa tutto più complicato. Ormai questi animali ex selvatici sono aumentati a dismisura, hanno socializzato e vanno a cercare da mangiare nei centri urbani: oltre a Firenze lo abbiamo visto anche a Roma. E questo poi accade ogni giorno, in ogni strada provinciale o comunale d'Italia: il rischio sono gli incidenti, oltre a danni gravissimi per gli agricoltori. I cinghiali arrivano a mangiare fino a 20 kg di verde il giorno, i cinghiali addirittura strappano tutto».
«In passato – ricorda Baragli – c'era più libertà nella caccia. Oggi chi spara ad un cinghiale rischia multa e processo: 40 anni fa i cinghiali si cacciavano e i danni erano inferiori. Lo facciamo solo per evitare pericoli, perché questi animali stanno proliferando e la situazione è fuori controllo».
Laura Viviani