La Fiamma della Speranza ha iniziato il suo viaggio. Partita da Atene, il 26 febbraio ha raggiunto Torino, dando inizio al tour piemontese che la porterà fino all’Inalpi Arena l'8 marzo per l’inaugurazione dei Special Olympics World Winter Games 2025. Un evento internazionale che fa del Piemonte il cuore dell’inclusione sportiva, grazie anche al lavoro della cooperativa Sportivamente, che va oltre la competizione per costruire una società più aperta e accogliente.
I Giochi, in programma dall’8 al 15 marzo, porteranno in Piemonte oltre 1.500 atleti da 102 Paesi, pronti a gareggiare in otto discipline invernali, dalle piste di Bardonecchia e Sestriere fino alle competizioni su ghiaccio a Torino e Pragelato. Prima dell’avvio ufficiale, il percorso della torcia accende simbolicamente l'attenzione su un tema centrale: lo sport come strumento di cambiamento sociale. Ogni tappa coinvolge comunità locali, scuole e associazioni, trasformando l'attesa in un’opportunità concreta di inclusione.
Un evento che mira a lasciare il segno. Tra i protagonisti dell’organizzazione degli Special Olympics 2025 c’è la cooperativa Sportivamente, da anni impegnata nel promuovere l’accesso allo sport per le persone con disabilità. Grazie alla sua esperienza sul campo, ha contribuito alla preparazione di atleti e volontari, creando occasioni di allenamento e condivisione che vanno ben oltre l'evento in sé.
«Lavoriamo da tempo per far sì che questi Giochi siano un momento di crescita collettiva per tutto il territorio. Anzi, per essere precisi, è da oltre 30 anni che affronto questa sfida, che non è sempre facile da veicolare all’esterno. Gli atleti si stanno preparando con dedizione, ma la vera eredità di Special Olympics non è solo nelle gare: è nell'impatto che lascia nelle comunità, nei legami costruiti e nel cambiamento culturale che favorisce» afferma Charly Cremonte, presidente di Sportivamente e Direttore Regionale Special Olympics Italia team Piemonte.
Lo sport inclusivo è dunque un modello che cambia le vite. Questi Special Olympics rappresentano un’opportunità per riscoprire il valore autentico dello sport: non più solo una sfida per superare i propri limiti, ma un mezzo per favorire il benessere, l’autonomia e la partecipazione sociale. Gli atleti non sono solo atleti, ma persone che attraverso lo sport costruiscono nuove possibilità per sé e per le loro famiglie.
L’inclusione sportiva non si limita all’accesso all’attività fisica, ma si traduce in esperienze di crescita, rafforzando l'autostima e la capacità di affrontare le sfide quotidiane. Per molte famiglie, significa vedere i propri figli maturare e diventare protagonisti in un contesto che valorizza ogni traguardo raggiunto, indipendentemente dal risultato.
La presenza di Sportivamente e il coinvolgimento del mondo cooperativo negli Special Olympics dimostrano come l'impegno delle imprese cooperative sia un motore di sviluppo sociale. Le cooperative promuovono l’inclusione sportiva non solo con progetti e servizi, ma creando reti che rafforzano il tessuto sociale e danno opportunità concrete alle persone.
«Guardo al lavoro di Sportivamente con ammirazione e orgoglio. Gli Special Olympics sono un’opportunità immensa di crescita per ciascuno di noi. Le cooperative sul nostro territorio sono da sempre uno strumento di inclusione sociale e di valorizzazione delle persone. Lavoriamo per garantire opportunità a tutti, e lo sport è uno degli ambiti in cui possiamo dimostrare con i fatti come l'inclusione non sia solo un principio, ma una realtà concreta» sottolinea Irene Bongiovanni, presidente di Confcooperative Piemonte Nord e di Confcooperative Cultura Turismo e Sport nazionale.
L'8 marzo segnerà l’inizio di un evento straordinario, ma il percorso verso un modello sportivo davvero inclusivo continua ben oltre la settimana di gare. Grazie al lavoro delle cooperative e alla passione di chi crede nello sport come leva di cambiamento, il Piemonte si conferma ancora una volta laboratorio di innovazione sociale.
Laura Viviani