Sostenibilità: la nuova vita degli scarti, ecco come Conserve Italia ricicla 50mila tonnellate di sottoprodotti
Il dg Rossetti: Il contrasto allo spreco alimentare e il sostegno all’economia circolare sono buone pratiche che portiamo avanti da tempo
Dalle buccette di pomodoro alle foglie del mais, dai semi non conformi dei piselli ai ceci fuori calibro, fino ai noccioli di pesche e albicocche. Non si butta via niente di tutto questo nei processi produttivi di Conserve Italia, tanto che sono oltre 50.000 le tonnellate di sottoprodotti che vengono recuperate ogni anno negli stabilimenti del Gruppo cooperativo dei marchi Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani. Alimentazione zootecnica e produzione di energia tramite digestione anaerobica: queste le principali destinazioni per i residui della lavorazione di frutta, pomodoro, legumi e mais dolce.
Un impegno per la riduzione degli sprechi che Conserve Italia ha voluto testimoniare partecipando al re-Food Market di Esselunga, il supermercato della sostenibilità curato da Livia Pomodoro all’interno di RO-GUILTLESSPLASTIC (il progetto di Rossana Orlandi) e allestito al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologica “Leonardo Da Vinci” di Milano, visitabile fino a domenica 12 settembre in occasione della Milano Design Week.
“Il contrasto allo spreco alimentare e il sostegno all’economia circolare sono buone pratiche che portiamo avanti da tempo insieme ad un partner fondamentale come Esselunga – dichiara Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia -, per questo siamo orgogliosi di essere presenti all’interno del re-Food Market per raccontare l’impegno della nostra filiera cooperativa e sostenibile”.
“Valorizzare le produzioni conferite dai nostri oltre 14.000 soci produttori italiani – continua Rosetti - non significa soltanto realizzare prodotti di estrema qualità venduti in oltre 80 Paesi, dalle polpe e passate di pomodoro ai succhi di frutta fino a legumi e mais. Significa anche impegnarsi ogni giorno per incrementare il recupero e il riutilizzo delle materie prime, a partire dai residui di lavorazione, in linea con la normativa che disciplina l’utilizzo dei sottoprodotti generati dai processi produttivi. Questa attività ha permesso a Conserve Italia di ridurre sensibilmente la quantità di rifiuti a fronte della valorizzazione di un quantitativo sempre maggiore di sottoprodotti. Attualmente sono infatti oltre 50.000 le tonnellate di sottoprodotti recuperate ogni anno e destinate ad uso zootecnico o per alimentazione di impianti a biogas”.
Francesco Agresti