Il bilancio di esercizio 2023, approvato dall’assemblea dei soci, ha fatto registrare numeri ben al di sopra dell’ultimo anno pre-Covid. Il presidente Alessio Passini: “Questi dati dimostrano la resilienza e la lungimiranza della nostra cooperativa, dopo un periodo di riassestamento siamo pronti per nuovi investimenti in progetti innovativi”
Grande soddisfazione in SACA per il bilancio di esercizio 2023, approvato di recente dall’assemblea dei soci con un fatturato che supera i 62 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto al 2019, ossia l’anno precedente alla diffusione del Covid che tanti problemi e limitazioni ha creato alla cooperativa bolognese attiva nel trasporto persone (autonoleggio con conducente di auto, pullman e furgoni, e trasporto pubblico locale).
“Questi risultati dimostrano tutta la resilienza e la lungimiranza della nostra Cooperativa, che con l’esercizio 2023 consolida la sua situazione finanziaria e patrimoniale dopo un periodo di inevitabile riassestamento a seguito del Covid. Siamo pronti per investimenti in progetti innovativi per una mobilità sempre più sostenibile dei nostri territori” dichiara il presidente di SACA Alessio Passini.
Un grande traguardo, insomma, raggiunto anche grazie ad alcuni investimenti mirati che hanno dato i loro frutti. Nel corso degli ultimi anni SACA, Cooperativa aderente a Confcooperative e attiva nel trasporto pubblico locale in Emilia-Romagna e Liguria, ha infatti consolidato l’attività logistica di prossimità attraverso infrastrutture che hanno reso gestibile ogni tipo di merce. “L’ampliamento dell’apparato logistico è stata una sfida vinta, perché ha aumentato la nostra già variegata offerta - sottolinea Passini -. I prossimi anni ci dovranno vedere protagonisti in termini di qualità e professionalità in un mercato che troppo spesso tende al massimo ribasso, a volte con comportamenti poco etici”.
Ma le attività del Gruppo SACA non finiscono qui. Dal 2017 la cooperativa partecipa con grande convinzione al progetto “Insieme per il Lavoro” promosso da Comune, Città Metropolitana e Arcidiocesi di Bologna insieme alla Regione, e lo fa sostenendo un corso rivolto in primis a disoccupati o persone in cerca di lavoro, per il conseguimento della patente e del certificato di qualificazione per la guida dei mezzi pesanti nel trasporto persone. “Questo progetto è un nostro cavallo di battaglia perché permette a molte persone di trovare un nuovo modo di rientrare nel mondo del lavoro - spiega Passini -. La nostra Cooperativa aderisce a ‘Insieme per il Lavoro’, il servizio gratuito sostenuto dagli Enti locali e dalle realtà no profit del territorio che accompagna chi è alla ricerca di un’occupazione, aperto a tutti i residenti dell’area metropolitana. Tale servizio coinvolge più di 600 imprese ed enti di formazione, e il nostro corso si inserisce perfettamente al suo interno. Proprio in questi giorni, una delle prime persone che ha ottenuto la qualifica nel 2017 è riuscita a maturare i requisiti pensionistici raggiungendo un obiettivo tutt’altro che scontato all’inizio del suo percorso. E questo è motivo di grande soddisfazione per tutti noi”.
Tra i temi che stanno a cuore a SACA c’è anche quello della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. Da pochi giorni la Cooperativa ha installato distributori di carburante HVO (carburante ottenuto tramite idrotrattamento di olii vegetali o grassi animali) per permettere ai suoi veicoli di abbattere le emissioni di anidride carbonica. Utilizzando l’idrogeno come catalizzatore, si ottiene un biocarburante di origine rinnovabile che riduce fino al 90% le emissioni di CO2 e di inquinanti rispetto al tradizionale gasolio. “Oltre a veicoli a metano abbiamo a disposizione diversi mezzi full electric per servizi appositi in cui sia possibile fare affidamento su questa tipologia di rifornimento - conclude Passini -. L’introduzione del biocarburante HVO, realizzata a fronte di investimenti sostenuti esclusivamente dalla Cooperativa, ci permette inoltre di svolgere tutti i nostri servizi di trasporto con un sensibile abbattimento delle emissioni: crediamo che sia questa sia la strada da percorrere in un momento così delicato come quello attuale”.
Francesco Agresti