“Salvare la cooperativa dei pescatori significa salvare 100 posti di lavoro e l'intera laguna di Orbetello. Il nostro appello non può che essere questo: un’eccellenza del territorio non si può cancellare. Un eventuale fallimento della coop porterebbe alla creazione di un vulnus pericoloso”.A dirlo è il presidente della cooperativa dei pescatori Pier Luigi Piro. Il 30 gennaio il tribunale di Grosseto deciderà se accogliere la richiesta della procura della liquidazione giudiziale sia della cooperativa che della srl collegata, la Orbetello Pesca Lagunare, titolare della convenzione col Comune di Grosseto, o se accogliere il progetto di concordato preventivo in continuità aziendale presentato dai pescatori.“Fin dalla nostra fondazione, nel 1946 - dice Piro - siamo stati un presidio di difesa e valorizzazione della Laguna. La battaglia contro le alghe, solo per citare uno dei casi più eclatanti, sono lì a dimostrarlo. In caso di fallimento – aggiunge Piro – il danno per la Laguna, di lavoro e a livello ambientale, sarà irrimediabile. La situazione debitoria nasce da due eventi naturali, l'alluvione del 2012 e la grande moria di pesci del 2015. La cooperativa si era rialzata, ma prima il Covid e poi in parte l'invasione del granchio blu sono state due grandi mazzate”.“Siamo a fianco della battaglia della cooperativa dei pescatori – spiega il vicepresidente di Fedagripesca Toscana Andrea Bartoli -. La laguna di Orbetello è un luogo sacro per tutti i toscani e non solo. Bisogna fare di tutto per preservarlo”.
Alessandra Fabri