Via libera definitivo del Consiglio Regionale del Lazio ha definitivamente alla legge regionale n.176 "Disposizione in materia di cooperative di comunità".
AGCI Lazio, Confcooperative Lazio e Legacoop Lazio rinnovano i ringraziamenti alla Consigliera e Presidente della Commissione lavoro, Eleonora Mattia, come prima firmataria della PL e alla Regione Lazio tutta, per il grande lavoro di ascolto e concertazione svolto nei mesi passati.
Quella sulle Cooperative di Comunità è una legge che si aspettava da tempo, per concedere una nuova vita ai tanti borghi che negli anni hanno subito fortemente lo spopolamento, aree interne, ma anche zone montane, che sono essenziali alla vita culturale ed economica della Regione e la cui importanza è stata riscoperta specie in tempi di pandemia, che ha visto forti trend di uscita dai grandi centri urbani.
C’è poi tutto il tema delle periferie, specie in una città come Roma, che possono essere ripensate e riqualificate a partire da esperienze territoriali virtuose, messe in rete e adeguatamente supportate.
“Con questa legge la Regione Lazio compie una scelta coraggiosa e di visione, che arriva dopo un anno drammatico in cui molte comunità sono state messe in difficoltà - ha commentato Eleonora Mattia, subito dopo l’approvazione della Legge in Consiglio Regionale - Quando ho presentato la proposta non avrei mai immaginato di vederla approvare in questo contesto, ma ora più che mai sono convinta della necessità di queste disposizioni.”
“L’approvazione di questa Legge testimonia, ancora una volta, che Istituzioni attente e pronte all’ascolto sono in grado di raggiungere grandi risultati anche in periodi drammatici come quello che stiamo vivendo - hanno commentato congiuntamente i Presidenti di AGCI Lazio, Marino Ianni, Confcooperative Lazio, Marco Marcocci, e Legacoop Lazio, Placido Putzolu - Questa legge serviva, proprio ora: adesso abbiamo uno strumento in più per incidere sull’economia reale della Regione, partendo dalle esigenze dei cittadini e supportandoli in una nuova idea di sviluppo che parte dal basso.”
Francesco Agresti