Compie 50 anni la cooperativa Val-Cima, che ha la sede legale a S. Felice sul Panaro, quella amministrativa a S. Biagio in Padule di S. Felice e aderisce a Confcooperative Terre d’Emilia. L’anniversario viene festeggiato sabato 25 maggio con una cena a S. Biagio dopo l’assemblea dei soci, convocata alle 18 per approvare il bilancio 2023.
La cooperativa nasce nel 1974 come Cima (coltivatori interessati meccanizzazione agricola) per iniziativa di quaranta soci fondatori che si aggregano per comprare macchinari per l’agricoltura. Con il passare degli anni l’acquisto di mietitrebbie e mezzi di trasporto lascia il posto alla raccolta, conservazione ed essicazione di cereali.
Tra il 1984 e 1987 la Cima ha una capacità di stoccaggio di oltre 70mila quintali. Verso metà degli anni Novanta la Cima ritira quasi 300mila quintali di cereali l’anno e ha una base sociale di oltre 900 aziende. A cavallo del 2000 la Cima, diventata Val-Cima con l’acquisizione delle strutture della cooperativa La Valle, arriva all’attuale capacità di stoccaggio di oltre 200mila quintali.Vendute le ultime macchine agricole e cessata l’attività conto terzi, oggi la cooperativa di S. Biagio è specializzata nell’essicazione e stoccaggio di cereali, assistenza tecnica in campo e vendita di prodotti per l’agricoltura (concimi, sementi e antiparassitari).Dal 1974 al 1999 alla Val-Cima, con la direzione di Mario Bellei, storica figura della cooperazione conosciuta in tutta la Bassa Modenese, si sono succeduti cinque presidenti: Cesare Sala, Arrigo Duò, Ivo Aldrovandi, Franco Paltrinieri e Gianni Gennari. Dal 1999 la cooperativa è guidata da Emilio Antonio Cioli Puviani, coadiuvato dai direttori Mario Bellei (fino al 2014) e Gabriele Molinari (2015-2019); dal 2020 la direzione è affidata a Paolo Pianesani. La Val-Cima fattura quasi 20 milioni di euro l’anno e ha una decina di dipendenti tra fissi e stagionali.
Alessandra Fabri