Confcooperative Calabria: "1.192 le cooperative calabresi su oltre 23.400 cancellate dal Mimit"

Confcooperative Calabria: "1.192 le cooperative calabresi su oltre 23.400 cancellate dal Mimit"

mercoledì 3 aprile 2024

Grande soddisfazione per il presidente regionale Nola: «La lotta contro la cattiva impresa è una priorità assoluta»​​​​​

Confcooperative Calabria: "1.192 le cooperative calabresi su oltre 23.400 cancellate dal Mimit"

Grande soddisfazione da parte di Confcooperative Calabria per l’iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy relativa alla rimozione di 23.411 cooperative inattive dal Registro delle Imprese, di cui 1.192 calabresi. Una misura che si aggiunge alla precedente dello scorso mese di ottobre, che aveva già visto la cancellazione di oltre 4.000 entità, di cui 290 in Calabria.

«Questo intervento del Mimit rappresenta un passaggio cruciale nel contrasto alla falsa cooperazione – ha commentato Camillo Nola, presidente di Confcooperative Calabria –,  un fenomeno che danneggia l'intero tessuto economico e sociale del nostro paese. La pulizia del Registro delle Imprese è un’azione concreta che va ben oltre il simbolico, e testimonia l'impegno del Ministero nel promuovere un ecosistema del lavoro sano e un’economia trasparente. Le 1.192 realtà cooperative sciolte in Calabria dimostrano che, come sempre segnalato, il nostro modello viene spesso usato in maniera impropria. Ci stiamo battendo da anni in tutte le sedi per contrastare queste distorsioni dello strumento cooperativo e continueremo a vigilare e segnalare tutte le anomalie.»

Confcooperative Calabria si impegna a continuare il lavoro al fianco del Mimit, partecipando attivamente ai tavoli di lavoro degli Ispettorati territoriali del lavoro (ITL) e promuovendo sul territorio azioni mirate a salvaguardare la vera cooperazione.

«La lotta contro la cattiva impresa, che genera cattivo lavoro e cattiva economia, è una priorità assoluta – ha aggiunto il presidente Nola. È fondamentale estirpare queste realtà nocive per garantire lo sviluppo di un sistema cooperativo sano, etico e produttivo, fondamentale per il rilancio dell’economia della regione e del Paese».

  Laura Viviani

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