Quasi mille famiglie assistite, 3 mila persone seguite, 22 mila confezioni alimentari donate, 270 tonnellate di prodotti commestibili ridistribuite. Sono alcuni numeri del primo triennio di “Unione non spreca”, il progetto di sostegno alle famiglie delle Terre d’Argine in difficoltà socio-economica. L’iniziativa prevede il recupero di prodotti alimentari di prima necessità prossimi alla scadenza. Questo materiale, integrato con donazioni e acquisti, viene messo a disposizione delle famiglie più bisognose tramite le associazioni del volontariato. Il progetto vede come capofila la cooperativa sociale Eortè di Soliera. È coinvolta anche la cooperativa sociale Il Mantello di Carpi, che svolge attività di consulenza e ascolto sui bonus sociali e sussidi governativi, utilizzo di Spid e posta elettronica, supporto nella stesura del cv. Una volta al mese in ciascun Comune interessato (Carpi, Soliera, Campogalliano e Novi), Il Mantello apre uno sportello che raccoglie informazioni sul bilancio familiare utili per altri enti del territorio e intercettare nuovi bisogni, soprattutto quelli legati all’analfabetismo digitale; quando serve, viene attivato anche un servizio di mediazione linguistico-culturale. In questi tre anni ”Unione non spreca” ha offerto a molte famiglie la possibilità di fare la spesa gratuitamente presso gli empori solidali Il Pane e le Rose di Soliera (gestito da Eortè) e Cibum di Carpi (gestito da Porta Aperta), ritirare aiuti alimentari presso i centri di ascolto e distribuzione del circolo Anspi la Sassola di Campogalliano e dell’associazione Quinta Zona di Novi. Nel triennio 2022-2024 sono state assistite in maniera continuativa (cioè, per almeno sei mesi) 948 famiglie dell’Unione delle Terre d’Argine, per un totale di oltre 3 mila persone seguite; il dato su base annuale è in sensibile aumento, soprattutto a Carpi e Soliera. Complessivamente sono state donate più di 12 mila spese nei due empori solidali, mentre le due associazioni di volontariato di Novi e Campogalliano hanno distribuito oltre 10 mila pacchi contenenti generi alimentari di prima necessità. Sin dall’origine, gli obiettivi primari del progetto sono stati il contrasto alla povertà e allo spreco alimentare attraverso il coordinamento e la distribuzione di cibo, garantendo allo stesso tempo la tutela dell'ambiente. Nel corso di questi tre anni sono state recuperate e ridistribuite oltre 270 tonnellate di prodotti alimentari commestibili che altrimenti sarebbero stati buttati poiché prossimi a scadenza, con la confezione danneggiata, ecc. Questo lavoro di recupero e redistribuzione è stato svolto grazie alle donazioni di oltre 50 realtà del territorio e al lavoro di più di 150 volontari. Nel triennio sono stati sviluppati percorsi volti a migliorare anche altri aspetti della vita delle persone: il progetto Servizi punta a mettere in connessione le attività del territorio (barbieri/parrucchiere, pizzerie, gelaterie, cinema, ecc.) e le famiglie accolte, offrendo loro la possibilità di usufruire gratuitamente delle prestazioni messe a disposizione dalle stesse attività. Finora sono stati oltre trenta i negozi che hanno preso parte al progetto, per un totale di circa 600 prestazioni erogate. Sono 363.500 gli euro messi a disposizione del progetto dall’Unione delle Terre d’Argine nel triennio. La rete delle associazioni, donatori e volontari ha ampliato l'impatto dell’iniziativa, portando benefici che vanno ben oltre le risorse stanziate. «I risultati del progetto “Unione non spreca” ci consegnano un progressivo consolidamento della rete a sostegno delle famiglie in difficoltà che riguarda sia il supporto alimentare che altri servizi che possono contribuire al benessere di nuclei e singoli - dichiara Tamara Calzolari, assessore ai servizi sociali e sanitari del Comune di Carpi –Ringraziamo tutte le realtà associative che hanno voluto partecipare con le amministrazioni comunali. Questa sinergia raggiunge due obiettivi: la riduzione dello spreco alimentare e un meccanismo di sostegno economico verso chi è in difficoltà. Per questo anche nel prossimo triennio vogliamo rilanciare la coprogettazione con le realtà del territorio e allargare la rete della solidarietà».
Alessandra Fabri