L’esercizio 2022 si è chiuso con un utile netto di 264 mila euro, destinato alle riserve, tutte indivisibili, a incremento del patrimonio netto, che ora ammonta a 24,7 milioni di euro. L’anno scorso i ricavi di Unicapi hanno sfiorato i 2,7 milioni di euro; il 93% dei ricavi (oltre 2,5 milioni) deriva dai canoni di godimento.
«Sono dieci anni che non aumentiamo il canone – dichiara il presidente di Unicapi Loris Bertacchini –. Se consideriamo che solo negli ultimi tre anni l’inflazione ha complessivamente superato il 18%, abbiamo lasciato nelle tasche dei nostri soci quasi 500 mila euro. Priorità della nostra cooperativa, infatti, è la massima attenzione alle persone che abitano nei nostri alloggi».
«Per questo da qualche anno analizziamo il nostro patrimonio abitativo per aiutare i soci assegnatari in difficoltà a effettuare interventi di manutenzione sempre più programmata e meno emergenziale. Conoscere e prevenire situazioni di degrado – conclude il presidente di Unicapi – significa salvaguardare non solo il patrimonio edilizio, ma soprattutto il benessere dei nostri soci».
L’anno scorso Unicapi ha speso 3,8 milioni di euro per lavori di manutenzione. Si tratta di opere di valorizzazione del nostro patrimonio abitativo attraverso il miglioramento strutturale ed energetico dei fabbricati. In particolare la cooperativa ha messo in sicurezza, realizzato il cappotto termico, sostituito gli infissi e installato nuove caldaie in 101 alloggi a Modena, Sassuolo, Nonantola e Soliera.
Costituita il 6 agosto 1971, in oltre 50 anni Unicapi ha costruito 933 alloggi in sedici Comuni della provincia.
A fine 2022 la cooperativa aveva 3.236 soci, di cui 2.346 “non assegnatari”. Dal 2010 a oggi la base sociale è cresciuta del 6,5%, mentre sono 69 in più gli alloggi disponibili per l’assegnazione ai soci.
Laura Viviani