Nove classi, oltre 180 studenti e studentesse, hanno dato ufficialmente vita, stamani all’Istituto Buonarroti di Trento, ad altrettante cooperative formative scolastiche conosciute con l’acronimo di Cfs.
Sono imprese simulate che permettono alle classi di terza e quarta superiore, mentre assolvono l’obbligo di alternanza scuola-lavoro, di realizzare un progetto che metta in campo sia le competenze specifiche del proprio indirizzo di studio che le soft skills, sempre più richieste nel mondo del lavoro.
Ogni Cfs, infatti, viene costituita, organizzata e gestita da studenti e studentesse in modo del tutto simile a quello di una normale impresa cooperativa, pur con obiettivi esclusivamente didattici, educativi, formativi ed esperienziali.
L’evento rientra nei percorsi di alternanza scuola-lavoro progettati dalla Federazione Trentina della Cooperazione attraverso la propria Area Formazione e Cultura Cooperativa. “Fare educazione cooperativa – ha commentato la responsabile dell’Area Jenny Capuano – vuol dire adottare nella didattica quotidiana metodologie attive e tecniche di conduzione della classe che favoriscono lo sviluppo di competenze trasversali, di cittadinanza e imprenditoriali, centrate sulla collaborazione, l’aiuto reciproco, la valorizzazione del singolo nella dimensione del gruppo, con una costante focalizzazione sul concetto di bene comune”.
“Per noi è fondamentale partire dai giovani e dalle scuole”, ha affermato Roberto Simoni, presidente della Cooperazione Trentina - La cooperazione nasce dal basso, ed è sviluppata sui principi della condivisione, solidarietà, altruismo. Temi attuali e fondanti della cooperazione trentina. Ma ha bisogno di essere continuamente alimentata, soprattutto da parte delle giovani generazioni. La scuola è il luogo dove si può sperimentare una esperienza di condivisione e lavoro in team, che forma la base della cooperazione”.
“È importante offrire agli studenti, attraverso l’esperienza delle cooperative formative scolastiche, l’occasione per mettere alla prova le proprie vocazioni e capacità, ma anche di conoscere le opportunità e i valori che contraddistinguono l’esperienza della cooperazione, un’esperienza che da 130 anni segna in maniera così significativa la storia del Trentino – ha detto Mario Tonina, assessore provinciale alla cooperazione - La cooperazione insegna a fare assieme, a unire le forze per raggiungere un obiettivo comune, e a sostenere chi è più debole. La cooperazione è vicinanza. La cooperazione è solidarietà e sostenibilità”.
“Unire l’ambiente scolastico, che si apre, si mette alla prova, e la cooperazione, un elemento fondamentale del dna del nostro territorio, rappresenta una sfida affascinante – ha osservato l’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti - L’alternanza scuola-lavoro consente agli studenti di scoprire cosa significa fare impresa, ma anche cosa significa fare assieme, condividere. Da un lato, quindi, testare quello che domani potrebbe essere il vostro lavoro. Ma anche approfondire la conoscenza di valori che rappresentano la vera ricchezza del nostro territorio. Da voi giovani ci attendiamo stimoli e convinzioni importanti per il nostro futuro.”.
Alla presenza della dirigente scolastica dell’Istituto Buonarroti, Laura Zoller, sono stati oggi firmati i nove atti costitutivi delle cooperative formative scolastiche. “Per noi è una opportunità straordinaria proposta da anni alle nostre studentesse e ai nostri studenti – ha spiegato – Quella cooperativa è una metodologia che si inserisce perfettamente in quelle che sono le nostre linee di innovazione anche didattica che guarda alla cooperazione, al team working, alla condivisione e crescita. Come il progetto di impresa simulata, vissuto in maniera importante dalle nostre classi: partendo da una idea vivono l’esperienza dell’assunzione di ruoli, della condivisione di obiettivi rispettando tempi e regole”.
Un passaggio che dà ufficialità al lavoro a cui ragazzi e ragazze hanno scelto di dedicarsi. Un lavoro iniziato alcuni mesi fa con un ciclo di interventi sulla cooperazione, come tipologia di impresa e come sistema attivo sul territorio trentino, al termine del quale la giovane base sociale ha individuato gli elementi costitutivi della propria impresa simulata, eletto le cariche sociali e votato il progetto a cui dedicarsi fino al termine del periodo di alternanza, che si concluderà alla fine del prossimo anno scolastico. “Il percorso – ha raccontato Laura Trentini, esperta di educazione cooperativa dell’Area Formazione e Cultura Cooperativa della Federazione – si basa su una specifica metodologia di apprendimento centrata sull’imparare facendo offerta agli studenti e alle studentesse tramite la costituzione e gestione della loro cooperativa scolastica”.
Dallo studio delle api alle previsioni meteo
Partiamo dai nomi scelti per le nove Cooperative Formative Scolastiche: CCA – Cooperazione Cera Api, SPORTCAST, BEElive, STOREIT, Trentino Social Links, B WEATHER, M.M.C. (Mechanic Meccatronics Cooperative), ReFusion, enerMEA.
Le nove classi che hanno scelto di lavorare in forma cooperativa seguono indirizzi di studio diversi: biotecnologie ambientali, elettrotecnica e manutenzione, informatica, meccatronica, energia. Ognuna ha perciò individuato un progetto affine alle materie studiate e agli interessi della base sociale.
Così c’è chi ha scelto di approfondire l’importanza delle api per la salvaguardia ambientale e chi realizzerà una serie di giochi interattivi per divulgare i risultati dello studio condotto dai colleghi (SportCast). Una classe si occuperà di monitorare la qualità dell’aria all’interno dell’istituto, una realizzerà una piccola stazione meteo a scuola e un’altra recupererà materiali per riciclarli producendo dei gadget.
E ancora, un gruppo costruirà una light box per migliorare le prestazioni del macchinario per la stampa 3D a disposizione della classe, mentre un altro si cimenterà con la realizzazione di un podcast dedicato allo sport come attività che favorisce la socializzazione tra i più giovani. Infine, in programma anche lo sviluppo di due siti web per raccogliere e gestire il materiale prodotto anche dalle CFS di altri istituti, e per facilitare la comunicazione e collaborazione tra cooperative scolastiche e cooperative del territorio.
Alessandra Fabri