Va snellita la burocrazia per aiutare i cittadini privati ad avere la giusta cura degli alberi. Non dobbiamo permettere che certe pastoie burocratiche scoraggino i privati cittadini a prendersi cura del verde”.
A dirlo è Fedagripesca Confcooperative Toscana, dopo gli alberi caduti a Firenze nei giorni scorsi.
“Esiste un regolamento comunale del verde pubblico che tutela il patrimonio arboreo, sia pubblico che privato -sottolineano da Fedagripesca Confcooperative Toscana - Il privato deve curare le proprie piante e, quando sono a rischio stabilità, deve incaricare un libero professionista di compiere una verifica degli alberi, un’analisi di stabilità. Se ci sono le condizioni l’albero viene tenuto in piedi, altrimenti viene aperta una pratica per l’abbattimento, una pratica lunga e con oneri comunali non irrisori. Contemporaneamente deve essere presentato un progetto di reimpianto per compensarne l’assenza. Un iter non proprio snello insomma”.
“Il cambiamento climatico ha portato ad un accentuarsi di fenomeni temporaleschi eccezionali, come i downburst - dicono i forestali di Fedagripesca Toscana - occorre pensare ad un rinnovamento del patrimonio arboreo pubblico con la sostituzione di alberi maturi con nuovi esemplari, facendo molta attenzione alla nuova progettazione di spazi verdi e alberate che deve tenere conto di molti fattori, tra i quali una corretta distribuzione degli alberi per evitare in futuro di trovarci nelle stesse situazioni di oggi".
Alessandra Fabri