Aumentare le performance dei sistemi informatici per migliorare la produttività e la qualità del lavoro delle proprie strutture ma anche incrementare la sicurezza per rispondere sempre più rapidamente ed efficacemente alle minacce sul fronte della cyber-sicurezza: con questi due obiettivi ben chiari Agrintesa, cooperativa leader nazionale del comparto ortofrutticolo e vitivinicolo, ha avviato una vera e propria “digital revolution” insieme al partner tecnologico VEM sistemi. Un percorso di ampio respiro che ha mosso i primi grandi passi con la revisione e il potenziamento dell’architettura informatica e di rete della “casa madre”, il sito produttivo e amministrativo di Faenza (Ravenna), a cui hanno fatto immediatamente seguito gli stabilimenti di Castelfranco Emilia (Modena) e Zevio (Verona).
"La forte crescita della Cooperativa negli ultimi anni, insieme alle numerose acquisizioni, hanno portato Agrintesa ad avere una compagine sociale riunita sotto un unico brand ma frammentata dal punto di vista dell’infrastruttura tecnologica, con modalità di lavoro e procedure differenti nelle diverse realtà - spiega Alessandro Collina, Direttore ICT di Agrintesa -. Era quindi necessaria una revisione completa del gestionale aziendale per centralizzare e normalizzare l’operatività, ottenere una progressiva standardizzazione del modus operandi degli stabilimenti e accentrare alcune delle strutture di controllo e gestione. Non di meno era diventato prioritario per l’azienda un ulteriore investimento nella sicurezza informatica dato il repentino cambio di scenario relativo alle minacce informatiche, sempre più aggressive”.
Per permettere ad Agrintesa e alle società commerciali partner di concretizzare il percorso di cambiamento è stata scelta l’esperienza e la competenza di VEM sistemi, i cui specialisti hanno accompagnato il Gruppo Agrintesa in una vera e propria digital revolution che ha visto come punto di partenza la revisione e il potenziamento della parte tecnologica della rete del quartier generale di Faenza (RA), uno stabilimento particolarmente ampio e complesso soltanto parzialmente coperto da una rete wireless. Il percorso intrapreso ha rivoluzionato l’apparato tecnologico della struttura dotandola di nuove e più performanti soluzioni che hanno reso più solida e resistente agli incidenti l’infrastruttura digitale aumentandone, al contempo, la capacità di trasmissione dati e la portata: la rete wi-fi, infatti, è stata estesa coprendo tutti i punti necessari, individuati da un’approfondita analisi prima dell’avvio dei lavori. Successivamente sono stati messi in campo i medesimi interventi anche negli stabilimenti di Castelfranco Emilia (MO), nodo fondamentale per la lavorazione della ciliegia IGP di Vignola, e di Zevio (VR), specializzato nel prodotto biologico.
“Nel momento del passaggio alla rinnovata infrastruttura di rete non ci sono state anomalie e questa prima fase di cambiamento è stata gestita in maniera ottimale: siamo riusciti a garantire le operation secondo gli obiettivi di miglioramento che ci eravamo prefissati – prosegue Collina – incrementando le attività di sicurezza. Abbiamo, inoltre, centrato l’obiettivo di estendere e rendere più affidabile la copertura wi-fi nelle aree produttive. Tutti gli indici di performance analizzati in questa prima fase testimoniano come il cambiamento sia stato un successo”.
Una scelta strategica vincente grazie alla quale il Gruppo Agrintesa oggi può contare su strutture tecnologiche più adeguate alla crescita che ha segnato la storia della cooperativa nel tempo, e alle esigenze di business delle società commerciali, oltre ad un apparato di sicurezza ristrutturato per affrontare e prevenire al meglio i rischi connessi alla cybersicurezza. Un altro passo sulla strada dell’innovazione, in vista delle evoluzioni future che vedranno il rifacimento della rete di tutti gli stabilimenti della Cooperativa.
Alessandra Fabri