«A nome della dirigenza e dei dipendenti di Confcooperative esprimo commozione per la scomparsa di Giuliano Vecchi che tra il 1975 e il 1983, in qualità di segretario generale di Confcooperative, ispirò con energia e intelligenza un forte impulso per la promozione e lo sviluppo cooperativo su tutto il territorio nazionale». Così il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini ricorda e saluta Giuliano Vecchi che «è stato ispiratore di una nuova fase nella storia di Confcooperative contribuendo a rafforzare la presenza organizzativa e a rilanciare sul territorio una politica di sviluppo e di nascita di cooperative in tutti i settori. Dai grandi consorzi agroalimentari alle cooperative di giovani nei nuovi settori, senza trascurare la formazione per migliorare e promuovere lo sviluppo cooperativo. Il suo è un modello senza età». Giuliano Vecchi, aveva 86 anni, lascia la moglie Gabriella e tre figli. «Giuliano Vecchi è stato un grande dirigente della cooperazione. I suoi valori e le sue competenze resteranno per sempre patrimonio dei cooperatori non solo modenesi - dichiara il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini - Ci lascia una grande eredità, che abbiamo il dovere di trasmettere alla future generazioni di cooperatori». I funerali saranno celebrati venerdì 16 settembre – a Costabissara (Vicenza), dove si era trasferito da qualche anno.
Chi era Giuliano Vecchi
Nato a Modena il 30 marzo 1936, Vecchi si laurea in Scienze economiche e commerciali.
Dopo un breve periodo di lavoro alle Acciaierie e Ferriere di Modena, nel 1953 entra in Confcooperative Modena, di cui è direttore dal 1961 al 1969 e presidente dal 1987 al 1996. Dal 1968 al 1975 dirige Confcooperative Emilia-Romagna, mentre dal ‘75 all’83 è segretario generale di Confcooperative nazionale.
Negli anni Novanta rappresenta il movimento cooperativo in Europa.
Il suo ultimo incarico è la presidenza della cooperativa La Corte d’Aibo di Monteveglio (Bologna).
Alessandra Fabri